voice of a murderer (2007)

"Solo per questa volta". In memoria di una vita che non poteva difendersi e che, l'arrivismo umano, non ha saputo preservare, perché non in grado di fare i conti con ciò che "conta" davvero. Il voto è relativo, per la prima volta, perde d'importanza.

Thriller disturbante ispirato ad una storia vera. La trama è risaputa (rapimento con riscatto, i genitori che risalgono al colpevole attraverso la voce del criminale), ma è appassionante, con attori straordinari (la madre mozza il fiato, il padre un po' pesce lesso ma che cresce con l'avanzare del film) e un dramma che giunge inaspettato nell'ultima mezz'ora, dove la tragedia (in effetti prevedibile) esplode senza redenzione.

Ancora una volta le ossessioni del cinema coreano (la famiglia, la distruzione dei rapporti, la ricerca di chi si ama, l'impossibilità di reagire di fronte al dramma), che nel finale liberatorio spezza il cuore anche al più forte.

Bello, comunque, molto bello, alternando scene d'azione vere e proprie ad altre disperate, assolutamente sconvolgenti (vedasi il già citato finale, un pugno nello stomaco impossibile da digerire). Il regista si è già fatto notare con "You Are My Sunshine", altro film (romantico) ispirato da una storia vera, e dimostra qui sapienza tecnica a dismisura. Fotografia e montaggio perfetti.

Terribile il fatto che il film si chiuda con le VERE telefonate dell'assassino, ancora in libertà.