tempi nostri (1954)

Blasetti fu uno dei primi registi italiani a provare il film a episodi che esplose poi nel decennio successivo. Questo secondo zibaldone (preceduto da "Altri tempi") propone 9 storie tratte dalla novellistica più recente e sceneggiati con grande cura dallo stesso Blasetti e altri.
4 episodi sono introdotti dalle melodie indimenticabili del Quartetto Cetra, mentre i 5 centrali sono visti come un album di affettuosi ricordi dallo stesso Blasetti con una carrellata su un libro che scorre come il tempo.
E' sempre difficile giudicare un film a episodi, ma in questo caso il livello è talmente alto che l'uniformità di valutazione non è poi così impossibile.
Tra tutti mi sento di segnalare "Mara" con uno strepitoso Yves Montand (con la tematica della prostituzione in primo piano), "Scena all'aperto" con De Sica alle prese con la sua nobiltà decaduta, "La macchina fotografica" con Totò e la Loren (nemmeno tanto odiosa qui) alle prese con una sceneggiatura di Age e Scarpelli, e quello che per me è il gioiello dello zibaldone: "Casa d'altri", toccante episodio dove un parroco di montagna viene a sapere della mancanza di vivere di una sua anziana compaesana.
Eccellente!