sacred (2009)

Ed ecco che la moda di quella banfa di "Paranormal Activity" invade anche l'Indonesia.
Questo film mi aveva affascinato, pur riproponendo la solita telecamere a mano con scopo di cineverité, perchè si distanzia(va) nettamente dai topos del cinema horror indonesiano, ovvero frotte di ragazzini sciocchi alle prese con pocong e kuntilanak a go-go. Qui l'orrore non viene mostrato, ma suggerito...anche troppo direi...pur di non mostrare, il regista getta nella noia più profonda anche lo spettatore più preparato, concigliandogli un sonno mai così efficace. Pur durando un'ora e dieci sembra che "Sacred" ne duri 4 e non basta avere degli ottimi attori (tutti bravissimi) e una telecamera a mò di mal di mare per far paura. Non un brivido (se pensiamo che per scene di paura non si va oltre una ragazzina posseduta che canta e gente che corre urlando à la "Blair Witch Project"), non un alone di mistero, non un'idea.
Finale assai misero. Peccato, era uno degli horror che più desideravo vedere e invece questi giovani registi (compreso quello di "Paranormal Activity") dovrebbero capire che per fare degli horror ci vuole un briciolo di idea e che sono praticamente due i pilastri del genere: in primis il cult "Blair Witch Project", che pur non mostrando niente si manteneva avvincente come pochi, e, soprattutto, il giapponese "Noroi", capolavoro horror purtroppo conosciuto da pochi :(.
In poche parole: l'ennesima delusione horror indonesiana.