risate di gioia (1960)

Mamma mia, che film deprimente!! Non solo, ma pure brutto. Manca totalmente di luce e non vi è alcuna traccia di umorismo. Si svolge quasi tutto di notte, e lo squallore degli ambienti e dei personaggi ti si appiccica dentro. La Magnani eccezionale, così come eccezionale è Totò. Anche Gazzara, sebbene meno personale, è ottimo. E' la regia ad essere priva di vita. Se Monicelli ha voluto comunicare solo squallore e miseria, allora in parte è riuscito. Ma un maestro come Monicelli sa fin troppo bene che un film del genere ha bisogno anche di uno sprazzo di luce ogni tanto, altrimenti non si riesce a cogliere nel segno, e alla fine il messaggio arriva distorto e senza poesia. Poi, avendo a disposizione Totò, se lo si relega ad una parte totalmente meschina (anche se è lui alla fine a dimostrare un briciolo di coscienza) si corre il rischio di confondere lo spettatore. Comunque non è che sia un fallimento totale, ma è un film poco riuscito. Monicelli ha dimostrato, nella sua lunga carriera, di saper parlare di temi come la miseria, la delinquenza, l'arte di arrangiarsi come pochi altri; sempre però condendo il tutto con il sorriso e con la poesia. Nella vita c'è sempre modo di trovare uno spiraglio di ironia: qui manca del tutto. E' un film che mette di malumore, e non so quanto volutamente. Peccato.