nati con la camicia (1983)

Botte e sganassoni la fanno sempre da padrone e la simpatia dei protagonisti resta intatta anche dopo anni: ma dopo un bell'inizio il film imbocca strade già battute, ripetendo l'idea degli sbandati che diventano loro malgrado agenti. E lo scimmiottamento delle dinamiche cinematografiche bondiane - dai gadget, alle bellone pericolose, ai pericoli nascosti ad ogni angolo - oltre a non far ridere lascia il tempo che trova.

Tra i più deboli della coppia s*****ttara Spencer/Hill.
Poco originale e a tratti divertente.

Non è che faccia proprio schifo, per il 5% è anche quasi divertente, non capisco però perchè dilagarsi poi con 95% di caz.zate.
Prego per tutti coloro che indirettamente mi obbligano a vedere questi film che ora io riesca a guardarmi la presumibilmente buona visione che avevo in programma stasera.

Ci sono alcune situazioni simpatiche, ma in generale il film risente della scarsità di innovazione.

La celebre coppia torna a farsi dirigere da E.B. Clucher, il regista che gli aveva lanciati con i due "Trinità" e che aveva ottenuto sei anni prima di questo film uno stratosferico successo con "I due superpiedi quasi piatti" (1977).
Questa volta però il progetto fallissce, e gli incassi al botteghino sono discreti ma ben lontani dagli straordinari di qualche anno prima.
La coppia comincia a mostrare vistosi segni di stanchezza, ad eccezione del sempre giovanile stato di forma dei due attori e le loro impareggiabili s*****ttate. Girato a Miami.