l'uomo senza sonno (2004)

Gia'con un opera come "Session 9"Anderson aveva dimostrato di saper costruire un'atmosfera di pericolo imminente,attenta ai dettagli psicologici e alle geometrie degli spazi.Con L'Uomo Senza Sonno il regista conferma(pur se con risultati inferiori)un'ottima predisposizione a storie cupe e intrise di inquietudini sottili ma pregnanti.I modelli di riferimento sono tanti e vanno da Memento e Allucinazione Perversa fino ad arrivare a Fight Club,con una mediocre dose di originalita'tamponata da un'indubbio talento nell'imprimere personalita'al racconto.
Il degrado fisico e psicologico del protagonista funziona perfettamente a livello narrativo,spiazzando lo spettatore in piu'di un'occasione.Il ritmo e'blando,la soluzione e'piu'volte annucciata,eppure alcuni momenti regalano imponderabili brividi sottocutanei:l'incidente a lavoro,il tunnel dell'orrore al Luna Park,il misterioso collega Ivan,i post-it sul frigorifero,l'apparente tranquillita'in cui sembrano stagnare gli eventi.A livello razionale non tutto quadra e nel procedere a ritroso alcuni sviluppi risultano gratuiti,ma la sensazione di curiosita'e disagio e'sempre ben accentuata e il film scorre via senza particolari intoppi.
Assolutamente efficace Christian Bale,calatosi nella parte con un realismo impressionante,quasi eccessivo,ma assolutamente impressionante.