la vendetta della pantera rosa (1978)

ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Quinto capitolo della saga dell'ispettore Clouseau che si mantiene su discreti livelli, non innovando particolarmente ma riuscendo a sfruttare gli elementi ormai diventati celebri della saga per continuare a far ridere, con un pretesto molto semplice, quello di un imprenditore immischiato in malaffari che per dimostrare il suo potere ad un acquirente d'oltreoceano che ne dubita decide di ammazzare l'uomo apparentemente immortale, ovvero Clouseau, da qui si genera un grosso equivoco, dato che l'ispettore capo era stato rapinato poco prima e gli avevano rubato la macchina con cui era stato identificato, viene quindi creduto morto da tutto il mondo, compresi quelli immischiati in questo affare e ovviamente… Dreyfus, ma ben presto il nostro caro Clouseau tornerà e ci regalerà un'altra delle sue belle avventure.

Il film sfrutta svariati leitmotiv, dalla stessa presenza costante di Kato e il suo aggredire Clouseau appena ne ha l'occasione - molto carina la scena poco dopo l'inizio dove c'è questo killer considerato tra i migliori al mondo sulle tracce di Clouseau che viene fatto fuori rapidamente, venendo scambiato per Kato e cadendo da diversi piani dell'edificio - fino agli incontri fortuiti tra Clouseau e Dreyfuss, che ormai lo crede morto e sbianca e sviene ogni volta che incrocia il suo volto, alcuni momenti meravigliosi, come l'elogio funebre che Dreyfus è costretto a recitare in preda ad una sorta di crisi e la successiva comparsa di Clouseau che si intrufola tra i preti durante il seppellimento e saluta Dreyfus che sviene e cade nella tomba.

Un po' meno incisiva è la parte centrale, in cui ho trovato qualche momento morto di troppo - vi dirò la verità, non mi hanno fatto impazzire le sequenze al bordello orientale che Kato ha creato a casa di Clouseau, ad esempio -, ma il film si riprende molto bene sul finale, nelle sequenze ad Hong Kong in cui la comicità degli equivoci e slapstick risale in cattedra, con Clouseau e i suoi travestimenti e Dreyfuss che prova a sparargli appena lo riconosce, o ancora le numerose esplosioni in quel deposito di fuochi d'artificio che fanno morire dal ridere, con Dreyfus che accende un fuoco per vedere e fa saltare tutto in aria.

Ancora un capitolo di buon intrattenimento della saga, coi soliti Sellers e Lom sugli scudi e una buona spalla come Dyan Cannon nel ruolo della sensuale segretaria del cattivone di turno che vuole far fuori Clouseau, simpatico, forse l'ultimo di buon livello prima della triste scomparsa di Sellers.

Cosa sia la pantera rosa è ormai chiaro, non un personaggio o elemento, ma un nome di richiamo per i fan e basta. Edwards ha voluto spremere il più possibile il successo del marchio e lo farà ancora dopo con trovate opinabili.


Bisogna dire che la serie classica con Sellers si può in buona parte già giudicare dalle sue sigle animate; la prima curata ed elegante, la seconda dal sapore simile ma più semplice e indipendente, la terza moderna ma esagerata e con una mascotte gratuita, la quarta sullo stesso stile ma sfruttata meglio nel suo citazionismo e.... questa quinta sempre moderna ma semplice e funzionale allo scopo. Il quinto film infatti è un discreto Closeau, senza guizzi, o almeno non riusciti, in parte per la fotografia grigia e influenze stilistiche anni 70/80. I buoni spunti non mancano, per non far faticare Sellers il buon servitore Cato viene f-i-n-a-l-m-e-n-t-e sfruttato oltre i semplici agguati, i cattivi sono leggeri e la signora di turno, un po telenovelas, è un po più chic di quella del terzo film e viene introdotta e usata come si conviene al contrario della sicaria del quarto. Viene però ripescato pure Dreyfuss, in un modo che si incastrerebbe persino benino se questo venisse prima dello scatenato quarto atto, ma totalmente sensa senso come quinto, quasi un rinnegamento verso un capitolo comico tra i più amati nonostante le pecche presenti. In definitiva "La vendetta" anche se girato per far cassa è un valido film, l'unico fallato della pentalogia originale rimane il terzo, ma in generale la saga non ha avuto la cura che meritava.no gli spettatori.

Quinto, stanco episodio di una serie che ha ormai smarrito tutto il suo potenziale comico e che annovera solo un paio di gag riuscite nel primo tempo. Sellers si traveste un centinaio di volte ma non basta, ed è il primo a non crederci più. Il doppiaggio irritante di Lionello fa il resto.

Senz'altro il peggiore della serie. Banale, ripetitivo, pocehe risate e un Peter Sellers sotto tono (probabilmente dovuto al fatto che cominciava già ad essere malato). Il doppiaggio poi è penoso, con la voce di Oreste Lionello che non è per niente azzeccata.
Dovevano fermarsi al precedente!

Ultimo episodio con Sellers (in vita), secondo me il peggiore. Fiacco e ripetitivo, mancano le invenzioni veramente divertenti e si cerca di raschiare il fondo del barile costruendo attorno a Clouseau una storia improbabile. Strappa qualche sorriso e ci si diverte qua e là ma ormai la formula è logorata e un po’ alla volta si è snaturato lo spirito originale.

Altro grande capitolo della serie, magari non al'altezza dei migliori (Uno sparo nel buio e la Pantera rosa sfida l'ispettore Clouseau), ma sempre di alto livello.

Mi chiedo come sarebbe stato un film con Belushi e Sellers..

per nulla inferiore al primo continuano le gag dell'ispettore piu comico del cinema!
eccezionale!

mi associo a thohà!!
le scene ad honk kong sono esilaranti!!! con kato con due fondi di bottiglia e clousou sopra alla lambretta!!LOLOLOLOLOLOL
sicuramente uno dei più divertenti, una gag continua!!
il mito della pantera rosa non potrà mai essere ripreso da nessuno al mondo con sequel e rifacimenti!!

L'ispettore della Surété Jacques Clouseau (e già qui schiatto) è stramaledettamente maldestro e schifosamente fortunato.
Creduto morto, si traveste da mafioso e insieme al buon Cato, si reca ad Hong Kong.
Il povero Commissario Dreyfus, finalmente libero dalla presenza ingombrante del francese, esce dal manicomio. Sembra guarito, non ha più tic nervosi, è più rilassato.
Ma...
Beh, bisogna guardarlo!
Un inchino ad una delle serie, a mio avviso, meglio riuscite della storia del cinema.