la madre (2013)

Tra le reminescenze fiabesche di Del Toro, specialmente nel finale e l'evidente influenza del j-horror nel caratterizzare la figura di Mama, Muschietti espande quel folgorante cortometraggio di cinque anni orsono in un lungometraggio pregevole.
Due figure femminili a confronto con il ruolo materno: a Mama quel ruolo è stato sottratto con la forza e lo riversa in maniera ultraprotettiva nei confronti delle due bambine. Ad Annabel quel ruolo non lo cerca affatto, inizialmente lo respinge e lo accetta comunque malvolentieri. La Chastain è bravissima nel caratterizzare l'evoluzione del suo personaggio, affatto banale e tuttaltro che privo di sfumature interessanti.
Bravo anche Muschietti capace di offrire una regia sicura e ottime sequenze come quella dell'incubo realmente angosciante, oltre che riproporre la sequenza famosa del cortometraggio.
Il confronto tra le due figure femminili però ha Un po' sacrificato il personaggio di Luke messo fuori gioco per un tempo eccessivo ela stessa Mama proprio per evidenziare la lotta con il suo "avversario Annabel viene mostrato un po' in anticipo, anche se in fin dei conti si riesce a comprendere meglio la sua natura tormentata e il suo duplice aspetto amorevole e orribile.