la casa rossa (1947)

Diciamo che la trama descritta da filmscoop svela praticamente tutto il film, invito chi vuol mantenere un po' di mistero nei confronti di un film che si ciba sopratutto di quello a sorvolarla.
Semisconosciuto, riportato in auge da Fuori Orario, è un gioiellino di Delmer Daves che in carriera si è fatto un nome prettamente nel western, in questo caso perlustra atmosfere più cupe venate da thriller e mistero, quasi un horror mancato considerando lo scenario: una fattoria isolata da chiunque delimitata da un bosco proibito (con tanto di guardiano) al cui interno si trova la casa che da il titolo al film. Apparecchiato così sembra fagocitare i comuni cliché del genere in realtà è corroborato da un'ottima sceneggiatura che allude continuamente al mistero che si cela dentro il bosco, il solito grande Edward G. Robinson interpreta l'anziano Morgan, un uomo ambiguo che cela dietro l'apparente bontà una nevrotica pulsione erotica, repressa faticosamente, ma ancor più scomoda diventa l'arrivo di un compagno di scuola della figlia adottiva che in sé cova la curiosità di esplorare il bosco implicando anche la ragazza. Meno interessando la divagazione narrativa che conduce Tibby a corteggiare il guardiano spezzettando il ritmo sul più bello però il finale climatico è un continuo accumulare tensione ed ha in particolar modo il merito di sbrogliare i fili che univano il passato mai sopito dei Morgan al mistero del bosco.