joan lui - ma un giorno nel paese arrivo io di lunedi' (1985)

Cosa accadrebbe se un nuovo Gesù Cristo scendesse sulla terra, in Italia, negli anni 80, in un luogo non meglio identificato (dove girano inspiegabilmente l'esercito e i mezzi armati) ? Ovviamente firmerebbe un contratto con una casa discografica, attirerebbe l'attenzione della stampa, comunicherebbe con lunghi silenzi e si circonderebbe da una massa di ..... "seguaci" (unici risparmiati dall'apocalisse finale).
Questo lunghissimo delirio, realizzato grazie alla tecnica della "telecamera che riprende immagini a caso", con un montaggio ulteriormente "lucido", concretizza questo inqualificabile polpettone.
Il film ha anche "rapito" il vero Adriano Celentano, che da allora non si è più visto, rimpiazzato proprio da questo personaggio surreale (dal quale Celentano non si è mai più separato).
Da evitare

Che dire, imbarazzante! potrei argomentare anche perché il film è totalmente pazzo e fuori di logica.
ma preferisco che lo guardiate voi stessi per giudicare, avvertenze a volte il film a dei punti molto noiosi, saltateli e andate a vedere le scene più sopra le righe quelle sono le uniche cose che meritano.
P.S. per favore mettete "Adrian la serie evento" i vari utenti troveranno pane per i loro denti.

Adrian prima di Adrian.
Farebbe ridere anche, ma 2 ore son fin troppe.

Delirio celentanesco la cui idea interessante poteva essere sfruttata meglio con maggiore ironia. Invece ci si prende troppo sul serio e alcuni punti sono un po noiosi.
Indigesto anche penso per i fan del mitico Adriano. A me poi i suoi pochi film che ho visto sono piaciuti.

Media ad ora troppo bassa! Voti esageratamente negativi. Certo, un film che ha diversi difetti. Però ci sono momenti molto godibili; e la colonna sonora penso sia di alto livello (come del resto in linea di massima la discografia di adriano). Le coreografie sono suggestive. I dialoghi sono celentaneschi: pregio o difetto? Forse tutt'e due. Lo spezzone più simpatico è quello che trovasi sul web sotto il nome di "joan lui - capite?" o anche "joan lui - dialogo senza senso".
Insomma: film che si lascia vedere. Il finale purtroppo non è ben realizzato. In definitiva credo che sia un film che poteva esser fatto molto meglio. Ma attenzione a non buttare il bambino con l'acqua sporca: dopotutto celentano ci aveva azzeccato: << qui si tratta di non capire, capisce?! >>. E chi ci capisce al giorno d'oggi!

Porca miseriaccia lurida,quanti voti distruttivi....povero Celentano,incompreso fino al midollo....
Va bene,al di là dell'ottima musica del nostro molleggiato,al di là del suo modo di fare polemica e al di là se il film è un pastrocchio o meno,il messaggio c'è....
Si tratta di un uomo diretto che non ha peli sulla lingua....se vuole dire qualcosa,la dice e basta...
Da ammirrare,molti discorsi che ha fatto in alcuni programmi sono da analizzare con scrupolosità...
.."Joan Lui" era il precursore del Celentano odierno,un piccolo accenno della sua intolleranza....Celentano un megalomane?...no,Adriano si è sempre divertito appoggiandosi ad un concetto di "super uomo" virtuale,necessario per poter avere i mezzi di dire quello che non si dovrebbe...
..i megalomani sono altri....Celentano è solo uno che si è rotto i cogliòni della sporcizia creata dall'uomo da oramai una vita....e come dargli torto?

Comunque,tornando al film,nonostante apprezzi molte sfaccettature del famoso Cantante/attore,non posso elogiare più di tanto un lavoro per il grande schermo svolto senza pensare al cinema....
Un "Gesù Cristo" moderno che non si appoggia minimamente sui vantaggi che potrebbe regalare veramente l'arte in celluloide...
Esperimento fallito...

Di Celentano si può dire che è una persona veramente modesta, sarcasticamente parlando. In questo minestrone di musica e temi mal sviluppati (razzismo, droga, politica, religione) Celentano pensa di sviluppare un film sperimentale, con una regia che oltre lo schifo non può andare e una sceneggiatura intellettualoide che sembra copiata dai testi delle canzoni dello zecchino d'oro (imbarazzante per esempio il dialogo che Celentano ha all'inizio del film con il compianto Gianfabio Bosco).
Condivido l'opinione di chi dice che questo film sarebbe potuto essere veramente interessante, ma Celentano e la sua modestia hanno frantumanto questo intento creando un film imbarazzante, che si ricorda solo per la banalità di certe scene (tante).

Squallido oltre ogni dire

Oggi finalmente ho capito fino a che punto può arrivare la demenza. Adriano Celentano si cala nientemento che nelle parti di...Gesù!!!! Un moderno messia che riesce a fermare plotoni di militari trasformandoli in ballerini sculettanti, stile videoclip di Micheal Jackson; che affronta i "mali del mondo" con estrema superficialità, come se bastasse davvero affacciarsi in TV ed esclamare "non uccidere" per fermare la violenza; che si è appropriato di Emanuela Orlandi per farne un misero episodio del suo film; che descrive Satana e le sue tentazioni usando un asiatico sgrammaticato in un palazzo da film fantascientifico che verrà ucciso nientemeno che da un raggio laser; che fa tirare a detto satana delle feci sulla croce, la quale, a sua volta, si trasformerà in un raggio laser fulminante, stile Star Wars. Tutto questo in un film campione di kitsch, pieno di inquadrature di cosce, chiappe e affini. Vogliamo parlare poi delle qualità recitative del molleggiato e della consorte? Lui non riesce a staccarsi dalla faccia un espressione perennemente ebete; lei, poverina, proprio nn ce la fa a recitare, soprattutto nella parte della donna dura e tutta d'un pezzo. Celentano è un grande cantante, perché allora fare cinema? Con questo film ha rivelato una personalità narcisistica all'ennesima potenza.

Quoto completamente i ragazzi di sotto. Ho fatto inserire questo film perchè c'è qualcuno che conosco che mi rincretinisce a spiegarmi la morale e la psicologia del contenuto, e volevo fargli capire facendogli leggere i vostri commenti che c'è chi di pellicole ne sa sicuramente più di lui. Infatti i giudizi sono come mi aspettavo...per me è solo nà stupidata enorme.

A differenza dell'amico Luca qui sotto non me la sento proprio di salvare qualcosa da questo pasticcio senza senso che può essere sintetizzato come l'inno alla megalomania di Celentano. Il disastro ai botteghini fortunatamente lo ha rimesso un po' (solo un po') con i piedi più vicini a terra.

Vorrei essere magnanimo, ma è impossibile. Un'aborto freak-integralista che vorrebbe persino essere una denuncia sociale (i ballerini che si "bucano" fuori o dentro la celebre chiesa degli artisti) e che suscita pena per le grandi potenzialità che avrebbe potuto avere: una moderna rivisitazione metropolitana del "D.io è morto" di Gucciniana memoria???
Tutt'altro: un campionario di kitsch le cui coreografie fanno diventare Gianni Miseria e Japino gli eredi di Maurice Bejard: non so se mi spiego.
Imbarazzante la "parodia seria" (?) dell'Ultima cena, dove davvero viene da reclamare il Padreterno perchè corra in aiuto del "timorato" Adriano Nazionale

pasticcio kolossale. una delle più grandi boiate del cinema italiano.