inception (2010)

Brutta bestia. Che si tratti di un blockbuster confezionato con intelligenza e stile è fuor di dubbio. Del resto Nolan non è mica Infascelli, eh. Ma è chiaro che la batmanite regna sovrana nella mente del giovane regista, certamente candidato ad essere uno dei più grandi filmaker viventi. Assistere ad Inception è come farsi un viaggetto a vedere experimenta; si passa di stand in stand in attesa che qualcosa ci faccia rimanere lì a rotolare la mascella in terra. E per carità, sovente accade. Ma si è sempre ad un passo da farla cascare a terra; poi si torna a dirignare i denti sperando nei minuti successivi. E'molto difficile giudicare Inception trascendendo da quello che è un mastodontico impianto visivo, una magniloquente struttura architettonica che fa sembrare le sciocche scenografie di avatar i disegnini del piccolo principe. Difficile, perchè si parla di sogni e quindi di onirismo. Ed è molto difficile conciliarlo con la perfetta scrittura razionale ad incastri cui Nolan ci ha abituati. Le granitiche sceneggiature di Memento e Prestige sembrano una chimera che i protagonisti cercano di raggiungere passando di livello in livello. E quando sembra che qualcosa sia raggiunta, ci si allontana. Al di là dello spettacolo visivo, si stenta a comprendere il perchè di tutto questo; tra palazzi che si piegano in sè stessi e città di sabbia che si devastano, qual è il minimo comune multiplo che dovrebbe tenere su la baracca? Chi sono i protagonisti? Perchè fanno quello che fanno? Non si comprende nemmeno sia aperto o meno; [SPOILER, mortacci tua, non leggere; è evidente che il totem di DiCaprio non è il suo, ma della moglie. Alla fine, chi sta sognando chi? Di chi è realmente il desiderio che DC torni dai figli dopo un più o meno volontario esilio? E'lui che ha innestato un'idea o ne ha subìto uno, di innesto?] Certamente è un film da rivedere, ma la pelle d'oca la riservo ad altri film.