il cartaio (2003)

Ancora un Argento deludente. Per prima cosa, basta leggere qualche riga di trama e dare un'occhiata al cast per intuire chi sia l'assassino. Altrimenti, ci si può arrivare in pochissimo tempo... E la suspense? Neanche l'ombra. Paura? Quasi zero. Ci sono solo 2 scene con un po' di tensione. Invece di guardare un film, a volte sembra di assistere solo a una serie di (prevedibili) partite di videopoker! La sceneggiatura è molto scarsa: per esempio si poteva sviluppare meglio alcuni personaggi secondari, almeno per creare dei sospettati credibili. Sembra che Dario abbia visto invece molta televisione: tra gruppi di poliziotti e particolari di autopsie, si individuano elementi di alcune serie tv di successo. Inutile comunque criticare la recitazione: non è mai stata importante nei film di Argento. Quello che non va bene è tutto il resto: sembra impossibile che il regista di questo film sia lo stesso che ha realizzato capolavori come Inferno, Suspiria e Profondo rosso. Mah, speriamo che la prossima volta...