hey joe (2024)

Giovannesi riesce a districarsi bene nei vicoli di Napoli. Dopo aver fatto un film come La paranza dei bambini, Hey Joe è una buona conferma, arricchita dall'ottima interpretazione di Franco nei panni di americano venuto in Italia per conoscere il figlio dopo che un telegramma ricevuto in ritardo per 13 anni, annunciava la morte della madre di suo figlio, conosciuta durante la seconda guerra mondiale. Un uomo malmesso, dal passato con alle spalle un divorzio difficile ed alcolizzato, ma che riesce a creare una certa empatia verso un contesto così diverso da quello che era abituato in America. Franco offre un ritratto mai sopra le righe, aspetto dimesso e imbolsito, mentre anche gli altri comprimari completano un mosaico di un'opera che merita la visione.

Un grande James Franco si carica sulle spalle, come è giusto che sia, gran parte della resa della pellicola.
Credo che il viaggio oltreoceano compiuto dal Dean veterano, sia finalizzato a trovare sé stesso, prima che il figlio. Un percorso di redenzione per le scelte sbagliate, fatte su diversi suoli nazionali e per le quali porta il fardello che lo ha segnato fisicamente e psicologicamente.
Come cornice un bello spaccato di Napoli di oltre mezzo secolo fa, quando 2 dollari facevano 1000 lire.



SPOILER