forrest gump (1994)

Da teenager mi piaceva. Da adulto non più. Inutile nascondersi dietro il personaggio in sè e per sè di Gump.....simpatico o meno simpatico che possa essere. Perchè i personaggi empatici possono esserci anche nei cartoni animati che guardavano da mocciosi. Qui si parla di film, di una durata considerevole tra l'altro....

Il succo è questo, Il film non è altro che un melenso polpettone autocelebrativo autoreferenziale pretestuoso e patriottico made in US. Sono sicuro che almeno la metà di coloro i quali hanno elargito voti dall'8 in su, prima o poi se ne pentiranno....se non l'hanno già fatto.

La bomba H-ollywood e l'estetizzazione del sogno/incubo americano.

Profondo come il diario delle medie di Fabio Volo e più sentimentalista di una tanica di lacrime di Barbara D'Urso, "Forrest Gump" rappresenta uno dei capisaldi del cinema di propaganda del dopoguerra.
Il film è il tentativo, purtroppo riuscito, di riportare nell'immaginario collettivo la figura primonovecentesca dell'individuo che se la cava in ogni situazione grazie a una rassicurante fortuna che gli viene costantemente in soccorso.
Il protagonista, un malato mentale senza nessuna possibilità nella società reale, è "perseguitato" dalla fortuna, riesce a tr*mbare una bellissima ragazza, torna sano e salvo dal Vietnam (tanto muoiono due milioni di vietnamiti cattivi al suo posto) e diventa ricco sfondato.
Tralasciando la ridicolaggine complessiva, non capisco quale altro scopo possa avere, se non quello di confortare/assopire le masse di emarginati e infelici, rafforzando le sbarre di quella gabbia chiamata "speranza".
Le scorie radioattive di questo crimine contro il cinema sono ben lontane dall'essersi esaurite, anzi, continuano a mietere un altissimo numero di morti cerebrali. E se Leni Riefenstahl ha documentato la vittoria della fede, Zemeckis ci lascia questa rappresentazione della fede nella vittoria.
Io al fideismo, specie se veicolato con film del livello di "Forrest Gump", preferisco di gran lunga le innocue scoregge di Boldi e De Sica.
Vi consiglio solo di guardarlo senza audio e con "The Star-Spangled Banner" in sottofondo per due ore.

Vorrei poter lasciare una pozza di vomito al posto del voto.

SPOILER

Film sopravvalutato. La solita retorica e pomposita' tipica dei film di zemeckis e spielberg; si tratta in sostanza della storia di un sempliciotto che incorre in
alcune fasi della recente storia americana e a cui va' tutto bene. Il tutto, calato in un clima melenso e patriottico. In piu' filosofia d'accatto (la scatola di cioccolatini...ooohhhh, cheffrase!), e un protagonista con la stessa identica faccia da imbambolato per tutta la durata del film(capisco che lo richiedeva la parte, ma mi ha irritato non poco)...avra' anche vinto qualche oscar, ma fa parte anche di un certo punto di vista americano che a volte premia film leziosi come questo...e lo dico io che perlopiu' amo il cinema a stelle e striscie, ma sto' filmetto qui proprio no.

Si tratta di un film, che francamente, anche se guardato più volte non mi ha mai colpito nettamente, come si suol dire, non mi ha mai dato la classica scintilla: indubbiamente Tom Hanks ha dato una grande prova attoriale, e lo stesso vale per il film in generale, ma il problema è che la pellicola non ha una storia... come si fa a scrivere una sceneggiatura su un ragazzo 'ritardato' (scusate il temine) che va sotto le armi, stringe amicizia con tenete Dunn, a questo gli troncano le gambe, lui si innamora di Robin Wright, poi comincia a correre e non si ferma più... dai... non voglio sembrare uno che non coglie le essenze dei film, perchè ne ho guardati tanti.... ma qui ci troviamo di fronte ad un veramente lento e pesante come un macigno. Se volete un personaggio davvero ben interpretato che nasconde tantissime simbologie e che rappresenta tutto ciò che noi non conosciamo (sensibilità, ingenuità, ecc), vedetevi "La leggenda del pianista sull'oceano"...
Non so proprio come ha fatto a vincere l'oscar alla miglior regia il buon "Forrest Gump": cioè, cos'ha di speciale questo film? La regia è nitida, lineare, pulita... ma basta! Tarantino con Pulp Fiction ha diretto un film che è entrato nella storia dle cinema, articolando tre diverse "situations" ad attori bravissimi e con musiche sublimi, e non è stato premiato.
Francamente, non vorrei essere troppo severo, ma il film non mi è piaciuto proprio...
Solo Tom Hanks avrebbe meritato l'oscar.

Se non per le virtù tecniche, non ho mai troppo amato questo film. Anche dopo alcune revisioni non sono riuscito ad uscire dalla visione scosso o emozionato. Il film di Zemeckis che preferisco rimane Chi ha incastrato Roger Rabbit.

Americanata buonista e insulsa??? Molto peggio!
Tom Hanks risulta fastidioso nella sua perfetta impersonalizzazione.
Infatti oltre a credere che sia l'attore più sopravvalutato della storia credo che questa sia la pellicola in cui si delinea un saggio sapiente della sua incapacità.
E non è per partito preso! Gli ho dato diverse chance di rivedere il mio personale giudizio ma tranne un pò il Miglio Verde e Philadelphia per il resto mi è sembrata una produzione davvero insipida...
Ovviamente è un opinione esclusivamente personale e lo si deduce anche dalla sfilza di 10 che mi precedono.....

Quando ho visto i voti negativi ho pensato: ecco i soliti critici sempre troppo severi e con tante seghe mentali.. e invece sono daccordo con loro! Un film che è realmente troppo smelenso e con un protagonista davvero surreale. Un tentativo di intenerire lo spettatore raccontando la storia del classico s****to ma che in realtà sembra possedere dei super poteri. Non si sa come è più veloce dei marmocchi in bicicletta che tentano invano di inseguirlo. Non si sa come diventa l'idolo della sua squadra di football, riesce ad entrare nell'esercito, vince una medaglia d'onore riuscendo a salvare alcuni suoi compagni nel Vietnam deturpato dalle bombe con la sola arma delle sue rapide gambe, diventa una star del ping pong e pubblicizzando delle racchette si permette di comprare una barca e di realizzare il sogno di un suo compagno caduto in Vietnam diventando miliardario grazie al fatto che (baciato ennesimamente, ma guarda un po', dalla fortuna) falliscono tutte le barche che pescano gamberi rimanendo solo lui a poter ususfruire del mercato dei gamberi. Diventato famoso incontra nuovamente la sua cara Jenny sempre sfuggente con una vita sregolata fatta di raduni hippy, spogliarelli e droga. Dopo una notte d'amore questa lo abbandona nuovamente e il caro Forrest ha la geniale idea di mettersi a correre per tutta l'america per 3 anni diventando (di nuovo!) una celebrità nonchè esempio per i giovani... insomma un tentativo patetico di dire che anche chi ha un handicap può avere una vita fortunata, nonchè uno sbiadito tentativo di parlare del razzismo e dell'assurdità della guerra, ma sinceramente il protagonista risulta essere troppo irreale. La morte della sua amata Jenny non è altro che un ennesimo tentativo di intenerire il pubblico.
L'unica cosa che si salva è una colonna sonora apprezzabile, un cast curato e tanti soldi per poterlo pubblicizzare e spacciare come capolavoro.

Ero tentato di dare la sufficienza per Harpo, ma sinceramente non me la sono sentita.
Veramente un film disgustoso dall'inizio alla fine, con quel mieie che cola dalle pareti e inonda la telecamera fino a spaccare lo schermo e travolgere chi guarda, lasciandolo poi con quell'orrenda sensazione di appiccicaticcio.
Niente, è più forte di me: questa è la solita pacchianata politicamente corretta, solo molto più irritante di quanto ricordassi.
Robaccia agli stessi livelli de "Il corvo" o "La vita è bella"; anche peggio, se si pensa a quanto suggestiva resta la fotografia. Un film patinato che non dice assolutamente nulla, profondo quanto una boccia di Nutella e utile quanto la stessa boccia dopo averne consumato il contenuto.
Capisco comunque che possa piacere, ma non svendetemelo per capolavoro.
Ah, ridicola la piumetta che svolazza qua e là, e assolutamente odioso Tom Hanks, con cui -per inciso- giocherei volentieri a fare l'enigmista.
Il miglior Zemeckins resta, per quando mi riguarda, quello di "Ritorno al futuro - parte prima" e "La morte di fa bella", ovvero quando non si prende sul serio; per il resto...

Uno dei film più brutti che abbia mai visto. Mi è assolutamente insopportabile il grondante buonismo di questa falsa pellicola, infarcita con trovate irritanti quanto le ortiche, con il ragazzone americano ebete (e quindi predestinato a vincere sempre a botte di **** perché il giusto trionfa sempre) che corre et voila' impapera tutti i professionisti del football, e va in Vietnam e torna bello intero, e vià così in un parossismo di fastidio e sospensione di qualsiasi buonsenso.

Riconosco la bravura di Tom Hanks, superlativo nel personaggio di Forrest Gump, ma la storia non mi è piaciuta per niente. Mielosa dall'inizio alla fine, è un susseguirsi di dolcezze che alla lunga danno assuefazione! Poi Forrest Gump mi sta antipatico, mi dispiace ma è così. Le frasi che ormai sono diventate famose come "Corri Forrest, Corri!!!" e "La Guerra del Vietnaam" mi hanno dato fastidio dalla prima volta che le ho sentite. Rispetto Zemeckis (autore di alcuni film dei quali mi lecco le dita come Chi ha incastrato Roger Rabbit e Ritorno al Futuro) e Tom Hanks, i quali hanno comunque meritato l'Oscar... Ma almeno uno a Pulp Fiction non glielo potevano lasciare? Almeno la sceneggiatura non originale. So di andare controcorrente perché questo film è considerato da molti una pietra miliare del cinema, ma a me ha riscosso più che altro antipatia.

Lo vidi un pò di anni fa quando ero piccoletta, e ovviamente mi sembra chissà cosa..ora che ho un pò più di sale in zucca, questo film mi appare in tutto il suo diabetico buonismo..non che debba essere necessariamente un difetto, però io son fatta così: il buonismo proprio non lo digerisco.
Ad ogni modo Hanks è indubbiamente molto bravo, ma è film è decisamente per ragazzini.

c'è una scena che proprio non dimentico....forrest in divisa militare che parla alla manifestazione di protesta per la guerra in vietnam....i contatti elettrici del palco vengono tolti, l'audio viene a mancare....per poi tornare tra le senza parole di forrest, le lacrime dell'intervistatore e l'applauso idiota degli altrettanti idioti manifestanti.
cosa, o come dobbiamo interpretare.
ma perchè dobbiamo interpretare?
non era meglio ascoltare.
squallida visione affaristica del cinema, propaganda politica culturale di un paese di m.erda.

la quasi sufficenza solo per l'interpretazione di tom hanks, devo ammettere che in questo film è davvero bravo. per il resto concordo con quelli che hanno dato giudizi negativi: film troppo buonista e volto solo a far commuovere lo spettatore per il "sogno americano" che si avvera.

orribile
ho trovato questo film un americanata noiosa, insignificante, odiosa e assurda. per giunta con l'attore più sopravvalutato del cinema moderno.
tom hanks è davvero piatto ed inespressivo come al solito.
belli solo gli effeti speciali visivi.
scappate da forrest gump

Do' un voto molto basso perchè credo che questo film sia stato troppo premiato ed eccessivamente ammirato. E' una pellicola troppo politicamente corretta, troppo piena di buoni sentimenti, troppo melensa... insomma troppo.
La battuta della scatola di cioccolatini è atroce. Almeno quanto è insopportabile Tom Hanks in questo film.

Bah, so di andare controcorrente, ma di questo film non ho un piacevole ricordo. Per i miei gusti si propone di lanciare un messaggio un po' troppo banale e scontato, insomma (mi si consenta) mi pare una classica e ben confezionata americanata. Non mi ha emozionato affatto, non lo rivedrei. E' una mia opinione, naturalmente...:-)

Zemeckis è già garanzia di mediocrità... e il film non è altro che il solito prodotto americano furbetto, sempre pronto a giocare la carta della lacrima facile, peraltro anche moralistico e ambiguo nel suo significati. Per vivere meglio bisogna non capire nulla? Forse, ma non è un gran messaggio...

che sta favoletta viene considerato un capolavoro e ha addirittura vinto un oscar mi sembra veramente troppo strano. I soliti buoni sentimenti e il solito politically correct, in più è una noia infinita. BAH! valli a capì sti critici cinematografici...

Noioso e scontato.. Non so come abbia fatto a vincere tuti quegli oscar, Ritorno al Futuro è tutta un'altra cosa..

a me non e piaciuto. la mia opinione e che questi film americani sono troppo buonisti cerchino di far vedere il mondo per quello che non e. magari questo film ha fatto storia magari ha una sua morale ma la mia opinione personale in riguardo e insufficiente

Non ci trovo niente di bello in questo film,solito film americano strappa lacrime.Quasi una bocciatura.

Bene ....mentre tutti sparano voti assurdi verso l'alto, io do il voto basso alla solita pacchianata, politicamente corretta di Zemeckis.
Interminabile e altamente noioso, è una favoletta buona insulsa, con tutti i buoni sentimenti. Con qualche debituccio al "sergente York".

Hanks vinse l'Oscar con un film bellissimo come "Philadelphia", l'anno dopo fece il bis con sto film. Dalle stelle alle stalle.

Il cinema americano è stato distrutto e strumentalizzato da operazioni come questa, da film come questi privi di spina dorsale, fatti solo per vendere al botteghino. L''errore più grande di questo film è la pretesa di affrontare in modo ironico 50 anni di storia americana, e di far credere che nella vita bisogna avere soltanto un pò di fortuna ed essere buoni. Veramente superficiale, il film fa acqua da tutte le parti, è moralista e politicamente corretto (questo ha consentito al film di vincere tanti premi). La vita non è così semplice come viene dipinta in questo film, le cose non sono semplicemente bianche o nere.

Questo è sicuramente la parte che è riuscita meglio ad hanks, ma dubito che stava recitando. Come ha detto qualcun'altro questo film ha la consistenza di una piuma, la stessa che si vede all'inizio del film. Una americanata, a tratti di cattivo gusto. La cosa che mi sorprende di più e che c'è gente che si è piure commossa guardando questa scemenza. Forse avevano tutti il quoziente intelletivo del protagonista?

Un film caruccio, ma niente di più.

Zemeckis, si sa, non è più quello di Roger Rabbit. Il film è di un buonismo spaventoso, ingenuo e a tratti anche irritante, che insieme allo scontato happy ending (come hollywood ci ha abituati da tempo nei film del genere) fanno diventare il film qualcosa di non vero, di irrazionale. I punti di forza del movie sono la fotografia e la musica, ma francamente si può salvare poco altro. Chi ama hollywood avrebbe già qualcosa da ridire, figurarsi gli altri...

Comunque, grande successo (di massa) e valanga di oscar.

Veramente insignificante,non lo sopporto,ma come si da 10 a queto film?
Quando penso che è uscito nel 1994 insieme a Pulp fiction,e che nella premiazione agli oscar,Pulp Fiction ha ottentuto un oscar su 7 nomination,mentre Forrest Gump ha vinto 6 oscar,non sò cosa pensare.
Voi che ne dite?
Secondo voi in quell'anno Forrest Gump era davvero più bello di Pulp Fiction?

Come si danno 6 oscar a questo film?

Scusate ma questo film, proprio non lo digerisco e gia più di una volta che lo guardo e non mi piace tuttora.

Quinto nella classifica dei primi 10???
Ma siete matti???
Film stupido, demagogico e con uno stupido messaggio: "chiunque ce la può fare" o qualcosa del genere. Si si, PROBABILISSIMO, soprattutto nella competitiva società americana o in Italia, dove non trovano lavoro manco i più bravi...
Ora, lo so, mi si dirà che non è un film realista, che è un messaggio di speranza e non una valutazione sullo stato dei fatti e bla bla bla... ma è TROPPO. Troppo buonista, troppo demagogico, troppo fatto per commuovere, troppo onirico, troppo sopravvalutato...

scusate, ma 'sto film non lo digerisco proprio. Zemeckis è lo spielberg sei poveri, questo è certo. Inizio a pensare che il primo ritorno al futuro gli sia uscito così bene per puro caso. A mio giudizio, questo film è come una cartolina di buon ugurio per un matrimonio felice comprata in un supermercato. Sa di falso lontano un kilometro (quindi se lo guardate con il telescopio a 1 km e mezzo va bene). troppo finto per essere commovente, troppo autoindulgente per risultare credibile. E' una bella confezione con un'inutile regalo all'interno. Secondo me. Ah, bella la fotografia.