the forgotten (2004)

Riuscire a stupire e coinvolgere lo spettatore oggi è quasi impossibile per registi, sceneggiatori ed altri addetti ai lavori. Questa è la realtà, per qualsiasi genere di film e bisogna prenderne atto. Hitchcock diceva: "Mettete insieme tre o quattro scene difficili da dimenticare ed avrete metà film fatto". Se pensiamo ad un capolavoro thriller come "Shining" di Kubrick, quanti sono rimasti angosciati da quelle scene da brivido, scandite dal tempo, che mostrano le cose per quelle che non sono, così sapientemente raccontate da immagini senza tanti fronzoli ed effetti speciali? Ma col passare del tempo il significato si è perso, è stato frainteso, male interpretato o più semplicemente mutato. Si è cercato più di spaventare che sconvolgere, più di atterrire che inquietare, impressionare anzichè lasciare all'immaginazione e, errore degli errori, basare un film sugli effetti speciali anzichè su una storia. Questo tipo di filone, incominciato più o meno con "Il sesto senso", "The others", "The ring" e via dicendo, ora imperversa in chilometri di pellicole.
E se questo è ciò che viene servito oggi nelle sale, tanto vale stare a guardare, no?
Chiusa questa noiosa parentesi, il film in questione è vero che pare una puntata di X-Files e che la storia si regge su degli stuzzicadenti, però l'effetto spavento nelle cinque scene che fanno sobbalzare dalla poltrona funziona molto bene e francamente, come d'altronde ho cercato di spiegare prima, non mi aspetto altro dai thriller in circolazione di questi ultimi tempi.
Mi starò abituando male...