suspiria (1977)

"Suspiria" è (insieme a "Inferno") l'apice del cinema di Argento, e uno dei migliori horror di tutti i tempi. Una fiaba nera e surreale, ricca di suspense dall'inizio alla fine.
Un film da rivedere sempre, con l'altrettanto bellissimo "Inferno", per risollevarsi dalla pochezza degli horror più recenti...
Fuori strada quelli che criticano la trama per una sua presunta "esilità": a parte il fatto che una trama c'è ed è ben chiara (come se poi il cinema horror si basasse sulla profondità delle trame...), è ovvio che ad Argento il plot in se stesso non è mai importato, se non come una traccia su cui imbastire la paura e sfoderare la sua pregiatissima tecnica registica, così come non gli è mai importata la direzione degli attori, e quello che conta nel suo cinema va ricercato altrove. "Suspiria", come "Inferno", è cinema puro, in cui conta ciò che viene trasmesso attraverso le immagini e i suoni: qui troviamo la sublime fotografia di Tovoli, con il rosso il blu e il verde a dominare le scene, le straordinarie scenografie di Bassan, tra barocco e art-deco, e l'indimenticabile colonna sonora dei Goblin, che sin dai primi minuti del film ci trascina in un clima di terrore. E ovviamente c'è l'ispirata regia di Argento, che fa la differenza tra questo capolavoro e i tanti imitatori senza talento.