st. john's wort - il fiore della vendetta (2001)

Discreto film horror giapponese diretto da Shimoyama Ten nel 2001.
La trama non è nulla di originale ma si fa seguire bene nonostante alterni parti interessanti ad altre piuttosto banali e scontate.
Stupido il finale.
Buona la regia e la fotografia,mediocre la recitazione.
Insomma una visione da parte dell'appassionato la merita.

Horror giapponese molto carino che si ispira ad un videogame per super famicon (cioè il super nintendo) questo "il fiore della vendetta " sembra ricalcare in maniera convincente le prime avventure grafiche survival horror delle console casalinghe ( come resident evil , del quale riprende l'interno della villa , e silent hill). La trama è abbastanza convincente e originale , si svolge proprio come se stessimo giocando ad un videogioco in cui i protagonisti ispezionano le varie stanze della magione trovando oggetti , aprendo porte e scoprendo pian piano il mistero e devo ammettere che gli attori pur non essendo esperti(e non dando prove recitative al top) si sono impegnati abbastanza bene in questo senso. La regia nella prima metà di film è inguardabile , cappeggiata da una pessima ripresa in stile mockumentary , ma nella seconda parte il regista riprende con telecamera normale e da il meglio di se. Le musiche sono buone così come gli effetti speciali in cgi ( considerando che si parla di un film del 2001). Il finale purtroppo è la cosa peggiore del film ma alla fine la pellicola si regge bene , ha delle buone idee e le concretizza , non come the eye (in cui le idee non vengono concretizzate).
Regia:5
Attori:5/6
Musica:7
Trama:6,5
Evil Forces:6
Effetti Speciali:7
Longevità:6

di grande impatto visivo, ma non certo un film da 8. Tuttavia piacevole e con qualche buona trovata. Finale patetico.

Io ho trovato il film di grande impatto visivo, forte e disturbante quanto basta per far crescere il pathos, anche a livello cromatico. Trama buona, finale un po' criptico, la tensione c'è. Lo consiglio a chi ama films "asian horror" e agli amanti della fotografia. Premio la scelta coloristica sperimentale.

Bel film che sembra iniziare un po' in sordina... ma si viene subito catturati dalla psichedelia delle immagini a colori acidi, elettronici. Certo non originalissima la trovata delle riprese con camera mobile ma il gioco dei colori tiene desto lo sguardo. Anche la tensione regge bene con il trascorrere dei minuti, il vedo-non vedo, con il crescere del pathos, dà continuamente la sensazione allo spettatore che qualcosa possa spuntare improvvisamente dal buio. Il tema della trama è quello della casa forse disabitata o forse abitata da inquietanti presenze ma più che "horror" lo definirei un "thriller", di buona e originale fattura che si vede volentieri. Unica pecca (ed è davvero un peccato, passatemi il gioco di parole) è il finale non eccelso. Qualche lieve slabbratura nella sceneggiatura è invece condonabile. Direi che il mio giudizio complessivo sarebbe medio-alto... ma siccome sono un amante dei colori, ci aggiungo un mezzo punto in più per il particolare taglio cromatico che è stato dato alla pellicola. Film poco conosciuto ma ne consiglio senz'altro la visione.