il silenzio degli innocenti (1991)

Thriller memorabile tratto dal bel libro di Harris.
Gira tutto alla grande,dalla sceneggiatura che è molto fedele al romanzo,alla regia sempre attenta di Demme che anticipa le atmosfere di Seven,difatto il film di Fincher deve molto all'opera di Demme.
Le interpretazioni dei due protagonisti sono fantastiche e sono state premiate entrambe con l'oscar,meritatissimo.
La Foster poi non ha partecipato allo scialbo ma gradevole sequel,probabilmente ha fatto bene. Qui lei è bravissima.
Hopkins invece plasma il suo personaggio in maniera perfetta,compare probabilmente si e no 15 minuti ed entra nella leggenda con le sue battute e il suo magnetismo. Uno dei ruoli meglio interpretati nella storia del cinema.

La storia è morbosa e violenta,profondamente psicologica nei rapporti vittima-assassino. Buffalo Bill è inquietante,alcune scene sono veramente disturbanti. Anche l'oscar per Demme sembra meritato,è uno capace di passare con disinvoltura dalla commedia al thriller (tra l'altro reinventandone il genere).

Non lo ritengo un capolavoro anche se nel genere thriller è una pietra miliare.
Avendo letto il bel romanzo lo consiglio caldamente considerato che è una delle rare volte in cui il film riesce ad essere superiore al libro, e lo consiglio insieme a tutto quello che Harris ha scritto sullo psichiatra antropofago (Red dragon è più bello su carta,come anche Hannibal e l'ultimo Le origini del male nonostante siano abbastanza piatti).
Sequel (e prequel) al cinema mai all'altezza, abbastanza inutili. Solo Hopkins mantiene inalterata la sua bravura in Hannibal e Red Dragon.