Sfuggita all'inseguimento di due killer, la bella Grace arriva nella sperduta cittadina di Dogville. Grazie all'aiuto di Tom, portavoce della comunità, Grace riesce ad ottenere protezione a patto che sia disposta a lavorare per la comunità. Ma quando si viene a sapere che la donna è una grossa ricercata, gli abitanti di Dogville avanzano nei confronti di Grace sempre maggiori pretese. Ma Grace nasconde un segreto che farà pentire tutta Dogville di aver mostrato i denti contro di lei...
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Come può un film di 3 ore con una quindicina di attori interamente ambientato su una lavagna nera a non risultare noioso?Semplicemente essendo un film creato dalla mente geniale di Lars Von Trier. Un film nero,perverso,claustrofobico con un senso di oppressione che rende lo spettatore inerme dinanzi alla crudeltà e all'ipocrisia della razza umana.Non meritiamo di essere salvati.
Giudico questo film come una piccola opera d'arte, per il suo minimalismo (che a mio avviso non incide per nulla sullo scorrere del film) e per il viaggio all'interno della nostro essere, sia durante lo svolgimento del film che nella parte finale. Grandissima anche la Kidman.
Inizio il commento con una frase biblica: non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere. Gli abitanti di Dogville fanno finta di non vedere ciò che stanno facendo alla ragazza, addirittura tenendo fra di loro uno stupido atteggiamento ipocrita, come se tentassero di autoconvincere se stessi e gli altri di essere nel giusto. La ragazza fa finta di non vedere la pochezza di queste persone, il discorso finale nella macchina lo rivela in pieno nell'incontro della ragazza con quello che è secondo me l'alterego del regista. Un idea azzeccata è stata ricostruire il paese in una mappa anzichè dal vivo. Oltre che a focalizzare l'attenzione fra i rapporti interpersonali, rende benissimo l'idea del paesino dove tutti sanno tutto di tutti ma nessuno dice nulla..
La sequenza del primo stupro in effetti è resa ancor più forte (mi son piegato dal ridere) dalle inquadrature finali che mostrano tutti indaffarati e indifferenti ad una situazione che potrebbero vedere se solo lo volessero, quei muri sono invisibili in fin dei conti.
morali: siamo tutti un pò Grace quando ci facciamo calpestare da qualcuno non considerandolo alla pari con noi o concedendogli attenuanti, può essere un figlio, un datore di lavoro, una fidanzata ma anche una minoranza o un gruppo etnico. Salvo poi reagire solo dopo molte angherie con un comportamento spropositato rispetto alla singola occasione che lo ha fatto scattare. Subito dopo però mi è venuto in mente che siamo un pò tutti abitanti di dogville quando diamo a noi stessi dei diritti che agli altri non diamo, comportamento ancor più facile da attuare con chi è incapce di difendersi e che non scuote le coscienze se avanza piano piano come succede in questo film e se è in qualche modo giustificabile (serve una compensazione, così avviene nel settore dei trasporti..) Entrambi i comportamenti risultano autodistruttivi tant'è che nessuno di loro ne trae alla fine beneficio.
Unico neo il cambiamento di Grace, personaggio del tutto illogico, stereotipato e incapace di apprendere qualsiasi lezione (anche se dopotutto è un film incentrato sulla miopia) cambia repentinamente nel finale senza rimanere fedele a se stesso. Questo cambiamento stride, parecchio nel contesto della storia.
Buono il soggetto e interessante l'idea di girare su un palcoscenico, che è meno facile di quanto possa sembrare: tra l'altro si nota la bravura degli attori, soprattutto nel maneggiare oggetti che non ci sono. Peccato però che il film si dilunghi eccessivamente, diventando troppo verboso e didascalico, soprattuto a causa della fastidiosissima la voce fuori campo che spiega tutto e perfino _descrive_ quello che succede a momenti (come se non ci potessimo arrivare da soli!) Tra tutte queste chiacchiere, i personaggi rimangono appena abbozzati, come macchiette, nonostante la notevole durata del film. Finale potenzialmente bello, rovinato anche questo da un'eccessiva verbosità, oltre che da inverosimiglianze
Cioè, possibile che Grace abbia subito tutto solo per sfuggire al padre, e che questo la riaccolga a braccia aperte dopo aver addirittura tentato di spararle? Ah già, ma se non l'avete capito sono tutti e due "testardi" :-D
Tutto sommato, interessante ma pesante: non so se lo riguarderei.