Recensione la vita segreta delle parole regia di Isabel Coixet Spagna 2005
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione la vita segreta delle parole (2005)

Voto Visitatori:   7,54 / 10 (25 voti)7,54Grafico
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film LA VITA SEGRETA DELLE PAROLE

Immagine tratta dal film LA VITA SEGRETA DELLE PAROLE

Immagine tratta dal film LA VITA SEGRETA DELLE PAROLE

Immagine tratta dal film LA VITA SEGRETA DELLE PAROLE

Immagine tratta dal film LA VITA SEGRETA DELLE PAROLE

Immagine tratta dal film LA VITA SEGRETA DELLE PAROLE
 

Perché mai la critica sia stata così tiepida con questo delicato film della spagnola Coixet è difficile da spiegare. Forse perché abituati, come ormai tutti sono, ai toni roboanti e fragorosi, alle violenze raccontate nel minimo dettaglio, alle scene plateali e agli effetti facili, viene meno la capacità di ascoltare le voci sussurrate, i moti profondi dell'anima e le immagini simboliche: in pratica il canto dolce della poesia... e la vita segreta delle parole!

E di parole proprio si tratta nel film. Del non detto che cova nel profondo delle nostre anime e che fatica ad emergere, prorompendo poi in una esplosione catartica e liberatoria, o avvincendoci sempre di più nelle catene del silenzio e dell'incapacità di comunicare, con meccanismi nevrotici o psicotici.
Autistica sembra, infatti, agli inizi la bionda protagonista, chiusa in un ostinato dolore, che l'ha resa, non a caso, sorda; anche se la causa di tale malessere non è come solitamente accade, di natura "affettivistica", ma di origine traumatica. Le strade del suo destino vanno ad incrociarsi con quelle di un tecnico, provvisoriamente accecato da un incidente su una piattaforma petrolifera del mare del Nord. Nel suo mese di ferie la giovane infelice decide di curarsi di lui come infermiera, iniziando un rapporto di progressiva e reciproca confidenza, che li porterà entrambi a nutrire fiducia nell'altro, affidandogli con muta commozione il proprio progetto esistenziale: in toto, come se il mondo esterno non esistesse (chi ricorda "David e Lisa"?), e fossero isolati su un'isola deserta.
Dove la facile metafora, espressa pari pari dal malato in lettiga, coincide con l'idea centrale del film, ambientato su una piattaforma marina disperatamente isolata nei mari artici, raggiungibile solo con gli elicotteri.

Una delle principali bellezze del film, l'isolotto artificiale, si staglia sulle acque come una visione surreale, valorizzata da colori plumbei su sfondi rossomielati, o di notte, da una miriade di luci policrome che gli conferiscono un aspetto fantascientifico, da navicella spaziale. E abitanti di uno shuttle interplanetario sembrano anche i pochi altri abitanti della piattaforma, ognuno a modo proprio in fuga dalla civiltà e dalla vita reale.
Nella parte finale del film la storia si evolve in una seconda fase: data la stura ai reciproci, penosi, segreti nascosti, e cioè, entrati in comunicazione e/affettiva, i due comprendono di essere essenziali l'uno all'altro, e trovano una chiave di sopravvivenza nella vita a due. Con un'ottica veramente femminile, se vogliamo; ma, bisogna dire, senza eccessivi sdilinquimenti, con accenti sentimentali credibili e mai mielosi.
In questo sussiego sta uno dei grandi meriti della regia, che sa raccontare le cose più crude in modo asettico, rinunciando agli effetti facili della violenza e della morbosità (una regia convenzionale ci avrebbe sciorinato per filo e per segno la dolorosa vicenda degli stupri e delle sevizie subite dall'infermiera e dall'amica nella guerra in Jugoslavia; oppure la storia di tradimento matrimoniale occorsa al paziente infortunato...).

Al contrario il film inizia con il dramma dell'incendio e dell'infortunio in modo sfumato, senza insistere sui particolari più cruenti, continuando per brevi accenni sulle situazioni più spinose; per culminare nella scena forse più bella, dove la protagonista mostra solamente i segni rimastile delle sevizie subite, con estremo ritegno, lasciando intendere, senza scendere in particolari crudeli.
Carico di simboli dell'umano vivere (in solitudine sull'isolotto artificiale, o tra i dolori delle guerre), il film ha anche una precisa valenza psicanalitica, parlando apertamente del bisogno di comunicazione e di affettività dei singoli, con la possibile panacea di una soluzione a due (prettamente femminea... ma tant'è!); non a caso l'unico personaggio a cui sembra ancora legata la bionda infermiera è per l'appunto una professionista della psiche.
Al di là dei meri aspetti di contenuto, restano a "La vita segreta..." meriti "filmici" di primo ordine: una fotografia affascinante, soprattutto nella paesaggistica, sceneggiatura e dialoghi asciutti ed essenziali, sempre credibili, interventi musicali molto appropriati, e, infine una recitazione ineccepibile e memorabile da parte dei due protagonisti (di lei in particolare, con una serie di primi piani che... attingono all'anima).

Altro grande pregio, se vogliamo di natura squisitamente letteraria, è la capacità di "evocare senza mostrare"; e cioè di comunicare sensazioni ed emozioni "senza bisogno di dire ed illustrare", tipico del linguaggio "preteritivo" (non dico, ma dico...). Questa modalità di comunicazione, per definizione retorica, è invece validissima ove si vogliano salvare nel racconto sentimenti veritieri di pudore, ritegno e vergogna, di certi personaggi (...la sventurata rispose...!!).
Come era nel film e come è dell'umano: non tutti, di fronte a un dolore, gridano e si strappano i capelli in pubblico... a molti sfugge solamente una furtiva lacrima... altrettanto significativa! Se non ancora di più, ripensando al film: con il semplice dialogo, per quanto lento e lungo, dei due sofferenti, senza ricorso ad immagini reali, si avvertiva una tensione drammatica vivissima, non minore che di fronte alla fotografia; esattamente come succede nei libri, dove la parola scritta riesce ad evocare la realtà ancora più ricca, unica ed inimitabile, della nostra fantasia e dell'interiorità recondita, rendendoci partecipi per transfert del fatto creativo.

E come stupirci, sapendo che il film è stato prodotto da Almodovar? (tra l'altro è difficile non pensare al suo "Parla con lei")... Difficilmente, io credo, il grande genio spagnolo avrebbe approvato ed avallato una produzione meno che superlativa... Per questo mi stupisco della tiepida accoglienza di molti!

Commenta la recensione di LA VITA SEGRETA DELLE PAROLE sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di GiorgioVillosio - aggiornata al 28/03/2006

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbaianime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7abambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidariblitz (2024)buffalo kidscaddo lakecampo di battagliaclean up crew - specialisti in lavori sporchicloudcome far litigare mamma e papa'
 NEW
criaturedesire' (2024)disclaimerdo not expect too much from the end of the worlddon't moveeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrini
 NEW
francesco guccini - fra la via emilia e il westfreud - l'ultima analisigiurato numero 2goodbye julia
 NEW
grand tourhalloween parkhayao miyazaki e l'aironehey joeidduil buco - capitolo 2il corpo (2024)il gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di harold
 NEW
il monaco che vinse l'apocalisseil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleinter. due stelle sul cuoreio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginla bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola nostra terra (2024)la scommessa - una notte in corsia
 NEW
la stanza accantola storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafkale deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvaggeleggere lolita a teheranlimonovlinda e il pollo
 NEW
ll grande natale degli animalilonglegs
 NEW
l'orchestra stonatalove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkmadame clicquotmaking ofmaria montessori - la nouvelle femmemodi - tre giorni sulle ali della follianapad - la rapinanapoli - new yorknasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal male
 NEW
non dirmi che hai pauranon sono quello che sonooceania 2
 NEW
ops! e' gia' nataleoutside
 NEW
overlord: il film - capitolo del santo regnoozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenope
 NEW
per il mio benepeter rabidpiccole cose come queste
 NEW
piece by pieceping pong - il ritornorebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsisolo leveling reawakeningspeak no evil - non parlare con gli sconosciutisqualistella e' innamoratastranger eyessulla terra leggerisuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trumpthe beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffronothe devil's baththe killer (2024)the redthe shadow straysthe strangers: capitolo 1the substancethelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranzatransformers onetrifole - le radici dimenticateuna madreuna terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille voltiwickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1056507 commenti su 51471 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

#AMFAD ALL MY FRIENDS ARE DEAD4x4ALBERTO SORDI SECRETANGEL TOWNBLACK CABCACCIA ALL'EREDITA'CACCIA IMPLACABILECARVED - LA ZUCCA ASSASSINACHI E' SEPOLTO IN QUEL GIARDINOEROTIBOTHEART EYESHEATWAVE - ONDATA CALDAIL CRACKIL FLAUTO MAGICO (2022)KEKKO KAMEN 3KUNG-FU URLO DI MORTELA CASA DELLE BAMBOLE CRUDELILA CODA DEL DIAVOLO (2024)LA VERITA' UCCIDEMA CHI TI CONOSCE?MADELEINE, ANATOMIA DI UN INCUBOMAICOLMONSTER ON A PLANENON DIRE NIENTEPARADISE HIGHWAYPATH TO WAR - L'ALTRO VIETNAMPECCATO ORIGINALEPROJECT SILENCEQUI NON E' HOLLYWOODSELVAGGIOSTREET TRASH (2024)THE BEAST WITHIN (2024)THE FRONT ROOMTHE INHERITANCE (2024)TORMENTO DAL PASSATOTRA DUE FUOCHI (1986)UN NATALE ALL'ALTEZZAWEREWOLVES

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net