the astronaut's wife - la moglie dell'astronauta (1999)

Tutt'altro che un capolavoro, ma lungi dall'essere una schifezza.
Thriller lento (con "vaghi" richiami a "Rosemary's Baby") con una validissima idea di partenza sviluppata poi in maniera discutibile; ma sarà che la storia rimane inquietante di suo, fatto sta che il regista Ravich, con la recitazione malata della Theron, un'atmosfera rattristante, e qualche sequenza abbastanza tesa, riesce comunque a tenere l'interesse dello spettatore vivo dall'inizio alla fine.
Molto male invece sia Johnny Depp attore (sorprendentemente fuori forma e fuori parte) sia Johnny Depp e personaggio (inutile e caratterizzato malissimo); come si fa a fare un film sulla trasformazione di una persona se non si sa praticamente nulla di questa persona prima della suddetta trasformazione? e come si fa a scegliere un attore così bravo per un ruolo così scarso e di routine? Sul serio, non credo di aver mai visto Johnny Depp così fiacco!
In ogni caso, un prodotto dal gran potenziale che, malgrado tutto, si mantiene lo stesso su livelli sufficienti. La prima mezz'ora è davvero angosciante.


Nota: il film, alla leggera, ricorda un terrificante racconto di Stephen King intitolato "Io Sono la Porta" (contenuto nella raccolta "A Volte Ritornano"), storia di un'astronauta che, tornato da una missione su Venere, si rende conto di essere stato posseduto da una strana forma aliena.