squadra antiscippo (1976)

Primo capitolo della storica saga comico/poliziesca degli Squadra Anti/ Delitto a (undici film in tutto), nonchè opera prima assoluta che ergerà ad icona del cinema italiano anni 70 ed 80 il mitico Tomas Milian ed il suo indimenticabile ispettore cafone rozzo e parolacciaro Nico Giraldi (personaggio partorito dalla mente dello stesso Milian in collaborazione con il regista Corbucci).

Rispetto a ciò che verrà in seguito, questo episodio di partenza si distingue primo per il fatto di essere un poliziottesco su tutti i fronti (anche se molto stemperato nei toni e nella violenza, almeno se si pensa agli standard dell'epoca), secondo perchè costruito su una sceneggiatura solida ed accurata (al contrario dei seguiti dove le storie diventavano via via sempre più esili e, diciamo, improvvisate sul momento) e terzo per essere comunque un'opera a tutti gli effetti in fase sperimentale, specie per quanto riguarda il personaggio di Nico, qui ancora in fase "collaudo" (difatti il nostro appare sì sempre un rozzo, ma allo stesso tempo molto pacato nei modi di fare e meno lercio nell'immagine in generale).

Non gliene si può fare un torto essendo il capitolo numero uno, ma a chi ha visto prima altri episodi e poi questo dai toni semi-seriosi (ipotesi alquanto possibile, io ne sono un esempio lampante) la cosa potrebbe far storcere il naso un pochino. Come detto in precedenza, l'intreccio e i dialoghi sono più che buoni tanto quanto le spettacolari scene d'azione (inseguimento in motocicletta in particolare); è anche vero però che, sempre per i motivi menzionati, i momenti in cui si ride sono davvero troppo pochi, mentre il ritmo non sempre riesce a tener botta (parte centrale in primis, un pò noiosetta).
Fattori che non passano di certo inosservati, specie pensando (anche se non sarebbe giusto) col senno di poi.

In definitiva, storico e simpatico di sicuro, ma per quanto mi riguarda, non tra i migliori della serie.
Fortuna che il sodalizio Milian-Corbucci porterà a dei sequel (con annessi personaggi secondari, Bombolo e Cannavale sul podio) man mano sempre più avvincenti (nonostante la superficialità delle storie) e soprattutto divertenti.