seduto alla sua destra (1968)

Bel film di Zurlini che rilegge la passione di Cristo in chiave anticoloniale. La stessa figura di Lulabi a sua volta è mutuata da Patrick Lumumba, il presidente del Congo belga, fatto assasinare da Mobutu al soldo di Stati Uniti e Belgio assume tuttavia una chiara visione laica del personaggio ed ovviamente del contesto, in cui il personaggio di Citti funge da ladrone di destra dalla trasposizione vangelica. Inusuale per un caratterista come Stroode un ruolo del genere, tuttavia ben calato nel personaggio ed coadiuvato da una delle migliori intepretazioni di Citti stesso in assoluto. Molto intenso a livello emotivo, il film di Zurlini meriterebbe di essere riscoperto, se non altro perchè la piaga del colonialismo in fondo non è mai finita.

E' vero, la maestria registica del prode Zurlini qui si avverte un pò meno (forse anche perchè scene e temi trattati son molto diversi però riguardo quelli che il regista in genere tratta nelle sue opere) ma ad ogni modo le scene di poesia indiscussa non mancano (tipo quando Citti merita le ferite di Strode) come non mancano quelle di violenza assurda (i tizi che fan molto male allo stesso Strode).

Un modo diverso di raccontare famosissime storie religiose che rese poco contenti, purtroppo, critica e pubblico.

Ma io lo ritengo ad ogni modo un ottimo film e lo consiglio.

Indicatissimi gli interpreti; film lento ma molto sapiente in quanto a ciò che ha da dire.

degno del nome del regista ma assai poco conosciuto (peccato), bravissimi gli attori

Uno dei film più bistrattati e meno visti di Zurlini, secondo me merita invece una sincera rivalutazione: vero che a tratti è verboso, ma gli ambienti del regime sono davvero inquietanti, le sequenze delle torture efferate più che mai, e soprattutto il grandissimo Woody Strode (inimitabile Icona di tanti western di John Ford e non solo), col suo volto roccioso e la sua possente fisicità, riesce a rendere molto bene il personaggio