i guerrieri della palude silenziosa (1981)

Non ci siamo. Il film è sorretto da una sceneggiatura troppo surreale. Il comportamento degli pseudo-soldati, è spesso incomprensibile. I dialoghi sono scadenti, e l'astio fra alcuni di loro ingiustificato, soprattutto in una situazione di emergenza dove dovrebbero darsi manforte a vicenda. Finiscono per bisticciare, manco fosse una squadra di tredicenni che gioca a softair una domenica mattina.

Poi ci sono alcune sviste grossolane, come quando vengono sparati troppi proiettili rispetto a quanto ne avessero. Secondo, quando dissotterrano i cadaveri, sono puliti e non hanno il minimo segno di putrefazione. Terzo il secondo in comando che si butta a kamikare, e che crepa in questo suo gesto inutile e avventato.

Purtroppo non arriva alla sufficienza per me.

L'ambientazione della palude in cui si svolge il film è spettacolare, la regia di Hill è sempre curata, purtroppo il comportamento dei soldati mi ha convinto ben poco, è bastato un colpo sparato da quattro bifolchi per farli cadere nel panico e nella pazzia, neanche fossero ragazzini appena usciti dall'accademia.
Il finale ha una discreta tensione ma non basta a salvare questa pellicola.

La brutta copia di un tranquillo week end di paura solamente che qui ci sono dei soldati e non dei civili. I dialoghi sono veramente imbarazzanti del tutto avulsi rispetto agli eventi. Si salva solo il montaggio alternato con la musica incalzante della scena nel villaggio cajun.

Come in "Un tranquillo week-end di paura", un gruppo di uomini si trova sperduto in una natura selvaggia (qui lugubre e sconsolante) braccato da un nemico inaspettato e invisibile.
La tensione però, che c'è, rimane stagnante come le grigie acque lagunari. I personaggi sono veri imbecilli (una critica? volutamente?), e i dialoghi (complice forse il pessimo doppiaggio) d'una stupidità imbarazzante.
Una delusione. Ero certo mi fosse piaciuto. Neppure l'accozzaglia di squallori nel finale è riuscito a persuadermi ad alzargli un po' il voto.