frontiers - ai confini dell'inferno (2007)

Buon horror che dimostra come la nuova corrente francese nel genere cerchi di raggiungere alti livelli di violenza, splatter e tensione distaccandosi dai soliti canoni pur non disdegnando palesi citazioni di altre pellicole celebri. Insieme a "Haute Tension" di Aja, "À l'intérieur" di Bustillo e Maury e naturalmente quel piccolo gioiello di "Martyrs" di Laugier, "Frontière(s)" è stato celebrato come uno dei migliori horror francesi degli ultimi anni. La critica socio-politica è evidente già dall'incipit con le rivolte a Parigi in seguito alla vittoria delle presidenziali del candidato di estrema destra e dalla famiglia di stampo patriarcale filo nazista sottto le cui grinfie capitano i quattro giovani in fuga dopo la rapina ad una banca. Bene il cast sia dei "buoni" che dei "cattivi" dove spiccano Karina Testa nel ruolo di "Yasmin" bravissima nell'esprimere lo stato di smarrimento psicologico in cui si ritrova dopo le violenze psico fisiche a cui è sottoposta ed il patriarca Jean-Pierre Jorris "il Padre" allucinante e dittatoriale. Peccato che dopo la "cena" che rimanda a quella iconica di "Non Aprite Quella Porta", la parte finale non sia all'altezza virando in troppe forzature di sceneggiatura. Inquietante e sanguinolento per gli amanti del genere.