dreamland (2019)

Non ho mai concepito le storie dove ragazzette sognatrici si innamorano del classico criminale bello e dannato facendolo vedere come il cavaliere che le porta verso la libertà, arrivando pure a giustificare la delinquenza...come ad esempio nel nostro "Tre metri sopra il cielo" (la vergogna del cinema italiano). Ecco, qui abbiamo la stessa cosa solo con un capovolgimento di fronte con il protagonista, un adolescente ingenuo ed inesperto, che si innamora e si fà irretire dalla bellona rapinatrice navigata di turno. Quindi ci si aspetta un film a base di amore e pallottole...ed invece solo in una scena e mezza abbiamo una brutta copia di Bonnie & Clyde, per il resto la vicenda si perde in una stucchevole smielata di sequenze inconcludenti e dilatate che non ci fanno nemmeno capire più di tanto la sofferenza del protagonista per la mancanza del padre. La cosa peggiore è che non funziona nemmeno come film sentimentale dato che i dialoghi sono piatti e per nulla approfonditi, i personaggi sono bidimensionali (odiosa la sorellina) ed, a parte il prevedibile drammone finale di rito, non accade praticamente nulla di rilevante. Mezzo punto in più solo per la bellezza di Margot Robbie.