cercasi gesu' (1982)

Incuriosito mi son scaricato quest'opera con Grillo tra il cast. Si può ben dire che egli propone, pur non essendo sceneggiatore e da buon comunista, una storia sostanzialmente anticlericale (anche se non estremista in questo senso), la quale potrebbe anche apparire interessante; peccato che la recitazione sia da canile (in primis quella appunto di Grillo, veramente inespressivo, alla faccia dell'oscar per il miglior attore debuttante che gli sarà stato sicuramente attribuito in circostanza di fattanza estrema) e che il tutto sia di una lentezza infinita. In alcuni punti mi ha persino ricordato "Occhiopinocchio" di Nuti e con questo penso d'aver detto tutto...ad ogni modo, non bruttissimo.

Volevo iniziare il commento dichiarando Grillo inappropriato per il ruolo e noto con sorpresa che ha pure vinto un premio per questa interpretazione...La sua mi è sembrata piu' una recitazione in stile "Drive in" mentre il ruolo che ricopriva era davvero troppo "alto" per lui.
Come gia' detto questo "Gesu'" di Comencini delude un po' perche non osa abbastanza.
Di alcuni personaggi rimangono parecchi dubbi a livello di sceneggiatura,ad esempio la ragazza madre,prima redenta (e questo dovrebbe collegare tutto alla scena finale) poi bugiarda e truffatrice.

Comencini resta un grande del cinema Italiano ma questo non era il suo film.
Citato gia' Ferreri io aggiungerei Luigi Magni.

Ci troviamo di fronte ad un novello Gesù contemporaneo senza che nessuno se ne accorga? Il film mette sul piatto alcuni temi, però non riescono ad avere la necessaria compattezza. Il compito non era facile perchè parlare di terrorismo e chiesa, intesa come struttura, in uno stesso film si rischia, come in questo caso, di rimanere in mezzo ad un guado. Comencini era un bravo regista, ma il suo tocco lieve stona con i temi proposti. Come detto giustamente da Kowa, un Ferreri ci sarebbe andato a nozze. Grillo in fondo è funzionale: perennemente spaesato in virtù del personaggio e forse dal suo esordio cinematografico, non sfigura più di tanto.

Comencini abbandona in parte il patetismo tipico dei suoi film piu' famosi per una sorta di "favola moderna" sulla mercificazione della fede.
Un film indubbiamente velleitario, ma che in mano a un Ferreri avrebbe potuto essere quello che non è stato, e la dissacrazione è assai di maniera. Beppe Grillo al cinema funziona malissimo, anche se va dato atto al comico di non aver debuttato nel segno della commedia trash all'italiana. E se i risultati migliori li avesse dati proprio con un certo filone di film?