28 giorni dopo (2002)

Nel 2002 Boyle dirige il suo quinto lungometraggio dopo il fallimentare The Beach. Dopo due pellicole d'esordio straordinarie (Piccoli omicidi tra amici e Trainspotting) il nostro Danny di Manchester si perse un poco e cercò di risollevarsi con questa pellicola.
28 Giorni dopo sfrutta alcuni ingredienti tipici: virus, epidemia e zombi. Questi sono ottimi per creare una stupenda pellicola d’intrattenimento peccato che Boyle non giochi nessuna delle carte che potrebbero rendere il piatto saporito e molto buono. Infatti non introduce originalità ad un plot ipersfruttato, non crea suspance e tensione e non calca la mano sullo splatter (veramente poco in questa pellicola). Ne viene fuori una minestrina gradevole ma veramente nulla di che. Veramente peccato visto anche l’incipit molto molto bella con questa stupenda Londra deserta.
Pellicola che intrattiene ma non soddisfa a pieno anzi rimane un poco di amaro in bocca