venezia, la luna e tu (1958)

Il grande successo ottenuto con"Poveri ma belli"(e relativi seguiti)spinse Risi a proseguire su quella scia,proponendo ancora una volta battibecchi tra fidanzati al centro di disavventure amorose con annessi imprevisti.Cambia la località e soprattutto cambiano gli attori,ma non è un guaio:la Venezia rappresentata è troppo cartolinesca ma è splendidamente fotografata mentre la presenza di un grande Sordi che rinuncia a parlare in romanesco per cimentarsi in un improbabile e buffissimo accento veneziano ha effetti comici irresistibili.La satira di costume pungente del Risi migliore deve ancora arrivare,ma già in questo film il regista riesce a sbozzare dei caratteri divertenti e a valorizzare gli attori meglio di altri suoi colleghi:si pensi al delizioso personaggio tretteggiato da Manfredi,(pure lui con accento veneto),nei panni di un guidatore di motoscafi aspirante marito della Allasio,e a quello di Riccardo Garrone nei panni un simpatico prete.Niente di particolarmente originale,anzi,nel complesso la pellicola è piuttosto prevedibile e superficiale:ma certi pezzi di bravura di Sordi sono da antologia e tutti da godere,e valgono la visione del film.