underworld: il risveglio (2012)

Dopo l'insignificante prequel medievale con Rhona Mitra si ritorna all'oggi; vampiri e licantropi sono oggetto di una vera e propria persecuzione da parte degli uomini e la bella Selene finisce in trappola ibernata per dodici lunghi anni. Come da titolo originale si risveglierà, troverà vecchi nemici (umani e lycans) ma soprattutto scoprirà di essere diventata madre (decisamente poco entusiasta ma protettiva) di un pericoloso ibrido.
Quarto capitolo della saga completamente improntato su una sequela di combattimenti in cui coreografie ben ideate e litri di sangue si sprecano, purtroppo non vi è traccia di uno script solido a dar maggior consistenza ad un lavoro encomiabile giusto nella confezione. Ambientazioni cupe e la protagonista che si riappropria del ruolo di protagonista come meglio non potrebbe sono note positive, la Beckinsale con tutina in latex di ordinanza è una macchina da guerra spettacolare, anche se pur prestandosi bene alla causa adrenalinica resta un personaggio fin troppo impenetrabile per creare grandi fanatismi. Abbastanza scialbi i nuovi personaggi, quelli vecchi invece sono trattati in modo sbrigativo. Da sottolineare le trasformazioni, in particolar modo piace quella del gigantesco licantropo durante un finale inevitabilmente ricco di combattimenti e virtuosismi acrobatici.
Poco più che un videogame, fortunatamente parecchio brioso e quindi meno esasperante di quanto si possa immaginare.