tropic thunder (2008)

La parodia dell’industria cinematografica americana passa attraverso gli sberleffi rivolti ai cosiddetti war movie,spesso eccessivamente tronfi e patriottici,tanto da indurre Ben Stiller a ricamarci sopra una delirante commedia che dovrebbe mettere alla berlina quello star-system di cui egli stesso è un ingranaggio di non poco conto.Unendo questi fattori si potrebbe pensare di assistere ad un film molto divertente e spregiudicato.Invece si finisce col sorbirsi la solita minestra riscaldata che nulla propone di nuovo.Dopo una divertente introduzione in cui si può assistere ad alcuni fake trailer, si viene piacevolmente coinvolti da un incipit molto spassoso ripreso pari pari da “Platoon”,pellicola citata insieme a molte altre in maniera certamente più sottile rispetto alle note ed inguardabili parodie a stelle e strisce.
Detto ciò di “Tropic Thunder” si salva veramente poco,sicuramente il finale capace di risvegliare dal torpore ,qualche sapida battuta qua e là,ma alla fine la sensazione è che la sceneggiatura stia in piedi solo attraverso i siparietti degli attori che più che far sorridere annoiano,perché figli di una comicità che personalmente non gradisco come già successo con “Zoolander”.
I presunti attacchi indirizzati ad Hollywood paiono sfiatati,senza mordente,si generalizza e questa è la pecca più grave di questa pellicola,la quale si limita a fare di tutta un’erba un fascio nascondendosi dietro la solita ipocrisia da quattro soldi.
Peccato perché i personaggi sono sufficientemente bizzarri e dementi,ben interpretati da attori di gran richiamo.Stiller si adopera bene,mentre Robert Downey Jr.,e Jack Black non sono da meno.Anche se poi le migliori sequenze sono quelle che vedono in scena Tom Cruise,per l’occasione bolso e pelato,nei panni di un insopportabile produttore.
Secondo me “Tropic Thunder” è un film molto sopravvalutato e deludente,incapace di sbeffeggiare a dovere i bersagli di quella che dovrebbe essere una satira spietata ed al tempo stesso divertente,insomma un prodotto ruffiano e falsamente oltraggioso di quel mondo di cui è figlio e che quindi alla fine dipinge in maniera molto più benevola di quanto mi aspettassi.
Se almeno il film facesse ridere si potrebbe sorvolare,il problema è che non riesce neppure in quello che dovrebbe essere l’obiettivo minimo.