the wanderers - i nuovi guerrieri (1979)

Contemporaneamente a "I guerrieri della notte" Kaufman da alle sale un altro film incentrato sulle gang giovanili. Ambientato nei primi anni '60 il discorso si basa sempre sulla temi come la diversità e la convivenza forzata di etnie diverse che unite alla povertà portano ad una esplosiva miscela di violenza. Tuttavia la pellicola, pur rimanendo sul serio, ha una atmosfera decisamente scanzonata, non per forza ricalcante l'aura melodrammatica che permeava il film di Walter Hill; Kaufman ci propone anche argomenti come l'amicizia, l'amore e la formazione di adolescenti che vedono la loro vita mutare (personalmente ho visto più punti in comune con "la febbre del sabato sera" piuttosto che il romanzo "Arancia meccanica). Pur non mancando sequenze violente è comunque un film per tutti i palati che alterna serietà a qualche risata. Ben ricostruito il periodo storico.

A dispetto del titolo italiano un film corale nato sull'onda di "American Graffiti" che ne ricalca l'ambientazione di inizio anni'60(con lo spettro incombente del Vietnam e l'omicidio Kennedy che irrompe nel quotidiano più le ovvie tensioni razziali,turbamenti sessuali e pessime situazioni familiari)e la colonna sonora ricca di hit del periodo(The Four Seasons,Lee Dorsey,The Angels,The Shirelles,Ben E.King,The Isley Bothers,The Contours,Dion).Non sempre in equilibrio tra grottesco e drammatico ma indubbiamente appassionante e ben interpretato,capace come il film di Lucas di suscitare sincera nostalgia per quell'epoca irripetibile nel bene e nel male(sia per i drammi generali che personali)anche nei confronti di chi non l'ha mai vissuta.Certi sprazzi brutali lasciano il segno(l'inquietante gang dei Ducky Boys,muti e simili ai Cholo di "Distretto 13" ,la fine di Turkey o le angherie del padre di Joey).Nel finale un sosia di Bob Dylan canta " The Times They Are A-Changing".Probabilmente ha ispirato Coppola per "I ragazzi della 56esima strada2 e "Rusty il selvaggio".Da un romanzo di Richard Price,che interpreta un truffatore.Wayne Knight non accreditato,debutta nei panni di un cameriere.Inizialmente il regista aveva cercato l'appoggio produttivo di Alberto Grimaldi.

Appena terminato...rivisto per l'ennesima volta. Da adolescente era uno dei miei film preferiti...l'impatto a distanza di anni e' stato lo stesso. Veramente bello e consigliato a tutti.

Uscito qualche mese dopo "I Guerrieri della Notte", la distribuzione italiana con il sottotitolo "I nuovi guerrieri" voleva replicarne il successo, ma "The Wanderers" è molto diverso dal noto film di Walter Hill. Io l'ho sempre considerato un "American Graffiti" (si svolge nello stesso periodo) magari meno riuscito, ma comunque interessante. Si ci sono le gang giovanili, ma è tutto più grezzo e scanzonato rispetto a "I Guerrieri della Notte", anche se i momenti drammatici non mancano. Talvolta può sembrare banale, ma si deve contare che si sta parlando di ragazzi che hanno vissuto la loro gioventù nei primi anni '60 e Philip Kaufman è bravo nel gestire situazioni che dovrebbero essere drammatiche facendole diventare divertenti (i "Pelati" ubriachi vengono indotti ad arruolarsi nei Marines in piena guerra del Vietnam; Richie mette incinta la ragazza, il cui padre è un mafioso italo-americano). Ottimo il finale in cui fa la comparsa il personaggio di Bob Dylan che canta "The Times They Are a Changin" perfetta in quella scena. "The Wanderers" a suo modo è stato piccolo cult di buon successo.

Nel Bronx degli anni '60, una banda di italo-americani si scontra con altre bande locali. Buono l'utilizzo della colonna sonora, che innesta nella storia brani dell'epoca.

Il secondo titolo italiano ammicca ai GUERRIERI DELLA NOTTE, ma in realtà ha poco a che fare con il film di Hill. Le bande giovanili ci sono, però invece di puntare sull'azione, come il capolavoro citato, si punta più su un'operazione stile Grease, senza balletti da musical o attori canterini ovviamente, con qualche influenza da AMERICAN GRAFFITI e ambientato interamente nel Bronx come WEST SIDE STORY. Dunque la storia non ha niente di nuovo da proporre. La differenza sostanziale è che qui gli adulti sono molto più presenti, anche se vengono caratterizzati in maniera grottesca, come il padre fanatico culturista, il soldato di guardia del quartiere, il papà boss della mafia. Le tensioni razziali tra italo-americani e neri, con tanto d'insulti botta e risposta, anticipa di 10 anni FA LA COSA GIUSTA di Spike Lee. Ritmo zoppicante, molte parolacce, diverse allusioni sessuali, una colonna sonora anni '60 con delle belle canzoni, atmosfera gradevole e un'inutile mega-delirante sca.zzottata in un campo da rugby. Da ricordare anche la banda delle "tigri", muti e letali simil-zombi che avrebbero fatto bella figura in THE WARRIORS. A proposito di zombi, c'è anche il mitico Ken Foree uno dei protagonisti del film omonimo, qua nella parte di un boss della mafia nera.

Nostalgico ritratto di una generazione divertente e drammatico allo stesso tempo. Molto coinvolgente, ben recitato e strutturato. BELLISSIMO CULT.

Un prodotto discreto, ben lontano dalla potenza de "I Guerrieri della Notte" (chiamato in causa dal titolo italiano) ma in ogni caso godibile e sincero. Buona la prima parte fatta di musica, birra e risse; un pò meno la seconda, troppo parlata e con un finalino fiacco.
In ogni caso, un buon film che ha i suoi momenti e che si lascia seguire fino alla fine. Ottima fotografia, bravi attori e bella colonna sonora.
Un'occhiata di certo non guasta.


Nota: tra il cast spiccano la giovane Linda Manz (la ragazzina de "I Giorni del Cielo" di Mallick) e il volto del capo dei neri Michael Wright (il perfido Victor Duncan di "The Principal").

Bellissimo western metropolitano di Kaufman datato 1979 (stesso anno dei Guerrieri della Notte).
Un ottimo mix tra "The Warriors", "American graffiti" e "Grease".
Non violento come i "The Warriors", ma comunque un prodotto divertente ed anche un pò volgarotto. La trama è abbastanza linerare, gli attori sono tutti bravi (soprattutto Ken Walh), le scenografie e i costumi sono ottimi, la fotografia è buona e le musiche anni 50/60 sono fantastiche.

Un Cult da recuperare.

E' un buon film che vale la pena vedere però, anche se del '79 come i "Warriors", perde nettamente il confronto. Battuta cult? Quella del padre iper palestrato a proposito della durezza dei suoi bicipiti.

Anch'io come l'utente qui sotto mi sono buttato a capofitto su questo prodotto, sperando di trovare un film simile a "The Wariors", una delle mie pellicole preferite.
Non ne sono rimasto delusissimo, ma non mi ha dato quasi nulla.
Classico filmetto anni ottanta che potrebbe passare benissimo il pomeriggio di un giorno lavorativo su Italia1.
Grandiose le musiche, bravi gli attori e tutto sommato scorre bene, ma la trama è abbastanza banale e sterile, con qualche bella trovata che strizza l'occhio al lavoro di Walter Hill.
Nulla di che, ma a chi piaciono le bande del Bronx questo film è una chicca da non perdere.
Grandiosa la rissa!

Lo vidi con la speranza di vedere un perfetto emulo dei Guerrieri della Notte...
Mi sbagliavo ma non è poi proprio da evitare...C'è di peggio.

SPOILER

Un vecchio film primi anni 80 che vedevo spesso, e mi piaceva parecchio. Ovvio che ora non è più la stessa cosa mi sono reso conto della mediocrità in cui viaggia questo film, all'epoca però mi dava gusto...ci sono 2 o 3 scene che ancora oggi mi dicono qualcosa e per questo do un voto positivo.

Sono (ero?) un ammiratore sfegatato (in tutti i sensi) del bellissimo Ken Wahl figuriamoci se non ho visto un'infinità di volte il film che lo ha lanciato... essere Idolo da copertina non paga, come si vede, infatti di lui non abbiamo più notizie da 15 anni ... The wanderers è un buon prodotto medio, con ottimi e conosciuti comprimari venuti da note serie tv, ma non ha nulla a che vedere con il capolavoro di Carpenter, semmai ha qualche punto in comune con "west side story" o "american graffitti".
Meravigliosa tutta la parte dedicata al fidanzamento del protagonista con la figlia di un "padrino": ovviamente anche il mio voto è "mafioso" ma devo far rivivere i bei ricordi