the ugly stepsisters (2025)

Sono rimasto affascinato da questo body horror sui generis, dove scenografie fiabesche (castelli, specchi antichi, abiti sontuosi) si trasformano in qualcosa di marcio e funereo. È un'analisi deformata e crudele di cosa significhi desiderare la bellezza e quanto ci si possa spezzare nel cercarla, un mix di satira sociale, orrore e tragedia interiore.
Il body horror è reale: Elvira intraprende una lotta estrema con il proprio corpo per adattarsi a standard di bellezza oppressivi, tra chirurgia estetica, mutilazioni e ossessioni crudeli. Questa trasformazione diventa l'incarnazione della sua sofferenza psicologica, non solo fisica.
La colonna sonora ipnotica accompagna tutto come un respiro costante, amplificando l'inquietudine senza mai sovrastare la narrazione. È proprio questa combinazione che rende Ugly Step Sister un'esperienza stranamente magnetica, sospesa tra fiaba deformata e introspezione oscura.