suicide squad (2016)

Fin troppo vituperato "Suicide Squad" a mio modesto parere non è poi così male; certo, è negativamente criticabile a causa di una sceneggiatura spesso confusa -anche per via del montaggio a tratti caotico- e per gettare fuori dalla finestra le enormi potenzialità incluse nell'intrigante gruppo di antieroi.
Del resto la gang di villain (che poi tanto cattivi non sono) ingaggiata per salvare le chiappe al mondo non suona certo come idea innovativa, di conseguenza bisognerebbe far leva sul carisma dei personaggi, dare profondità agli stessi e articolare la trama in maniera dinamica a scongiurare il rischio pennichella.
Se tutto sommato azione e scenografie, con musiche ridondanti ma irresistibili a supporto, svolgono bene il loro lavoro, è invece sui protagonisti che casca l'asino, difficile entrare in empatia con le faccette dello svogliato Deadshot/Will Smith o con la presenza quasi inutile di Capitan Boomerang o Slipknot, per fortuna c'è quello scombinato tesoro di Harley Quinn. Il personaggio di Margot Robbie meriterebbe uno spin-off solitario, in cui magari venga approfondito maggiormente il suo rapporto col Joker, qui interpretato da Jared Leto secondo una rivisitazione abbastanza ardita del noto criminale.
Vista l'attitudine dei personaggi il lato oscuro poteva essere forzato maggiormente, anzichè passare il tempo a giustificare le (precedenti) malefatte con flashback piuttosto scontati. Il finale lascia un po' a desiderare pur essendo esteticamente ottimo, del resto tutto il film ha un impatto visivo notevole, fotografato scegliendo tonalità oscure dove le ambientazioni spesso in interni o notturne vengono ben sfruttate.
A voler essere sinceri Ayer paga semplicemente dazio ad un hype esagerato: in realtà la pellicola ha il pregio di restare in piedi senza mai scadere nell'anonimato o nel ridicolo, di intrattenere e intavolare qualcosa di teoricamente utile in futuro al mondo DC.