l'eretica (1975)

Accodandosi alla moda di quegli anni Armando De Ossorio si cimenta con il genere della possessione demoniaca ispirandosi chiaramente a "L'Esorcista".
Purtroppo il regista spagnolo presenta una sceneggiatura debolissima ed effetti speciali poco efficaci causa budget risicato. A queste già poco simpatiche mancanze si aggiungono numerosi momenti involontariamente comici e dialoghi di bassissima lega. Pessimo anche l'utilizzo di personaggi, spesso inseriti a casaccio in un contesto narrativo che francamente non inquieta mai.
Patetici i tentativi di colpire duro; la trasgressione passa per momenti che lasciano indifferenti (l'uccisione di un neonato) o ridicolmente grotteschi (l'ostinato utilizzo del turpiloquio). Che "L'eretica" non si avvicini minimamente al capolavoro di Friedkin ci può stare, è semmai disdicevole che non riesca nemmeno a sfiorare il livello non eccelso , ma apprezzabile, delle tante produzioni sul tema uscite in quel periodo.
Se non altro in mezzo a tale desolazione spiccano i volti della giovane Susan (Marian Salgado) e quello di Tata Alba, ripugnante fattucchiera artefice dell'anatema che colpirà la vittima di questa infernale macchinazione.
Anche volendo essere buoni, lasciando quindi da parte paragoni impietosi, questo esempio di cinema diabolico in salsa iberica è un disastro.