l'allucinante notte di una baby sitter (1971)

Buon thriller inglese che punta maggiormente sul atmosfera tetra e sul'aspetto psicologico rispetto che sul trucido.
Si fa seguire piuttosto bene nonostante un ritmo non proprio elevato,fino ad un finale purtroppo non del tutto convincente.
Aspetto tecnico dignitoso e recitazione più che buona,in particolare quella di Susan George,eccessivamente teatrale invece Ian Bannen.
Nonostante le sue imperfezioni,resta un piccolo cult,da cui numerose pellicole uscite negli anni successivi hanno attinto,merita una visione.

Discreta pellicola, tra le prime a giocare con l'archetipo della baby-sitter in pericolo. In questo caso si tratta dell'incantevole Susan George, generosa per scollatura e vestitino ridotto all'osso, reduce dal successo di "Cane di paglia" e per Peter Collinson studentessa (non troppo) indifesa alla mercè del mostro.
Ambientazione perfetta quella della villa lugubre ed isolata, vera protagonista inanimata di una prima parte in cui l'atmosfera decadente, congiunta a scricchiolii e rumori di varia natura, permette il lievitare della tensione. Paradossalmente il disvelarsi del pericolo allenta la morsa, un po' per alcune scelte di sceneggiatura a dir poco discutibili (su tutte la gestione del comportamento dei padroni di casa soprattutto dopo la telefonata ricevuta al ristorante) e un po' per un finale tirato troppo per le lunghe oltre che risolto in maniera poco plausibile.
Dubbi riguardo il montaggio sofferente una certa confusione, mentre la recitazione è generalemente efficace anche se Ian Bannen enfatizza parecchio le sue esplosioni di follia. Infine due paroline sul bimbo: non mi stupirei se avesse sofferto di incubi per un po', dubito fosse già in età adatta per discernere tra realtà e finzione.

Personalmente le somiglianze con "Halloween" le trovo poche a parte qualche concetto di fondo ed il ritmo, è probabile comunque che Carpenter abbia preso spunto da questa pellicola inglese poco conosciuta...
A dire la verità mi sarei aspettato meglio, nonostante sapessi che non era un capolavoro, perché il film parte piuttosto bene (anche se eccessivamente verboso) ma dalla seconda parte cala vertiginosamente diventando quasi delirante in certi punti oltre che confuso.
Manca di una regia davvero capace, il montaggio è piuttosto sballato, non vi è una colonna sonora caratterizzante che dia quella marcia in più che ebbe invece il capolavoro di Carpenter...Peter Collinson intervalla una regia lenta e di suspense a improvvisi fotogrammi di sguardi agghiacciati o ancor peggio mescola due o tre diverse situazioni/personaggi nella stessa scena con un gioco di montaggio frenetico, si potrebbe anche spezzare una lancia a favore per aver cercato di essere originale ma sinceramente non l'ho trovato un gioco tanto riuscito!
Cast mediocre, compresa la protagonista Susan George (a parte i denti tipicamente marci alla britannica) che è comunque piuttosto carina e sopratutto gira per metà film con il scollacciata a far intravedere il suo buon davanzale, cosa non da poco per un film del 1971 e primo marchio di fabbrica per il futuro genere slasher.
Di questo film sicuramente si può dire che sono riuscite tre cose: la location, il sonoro e la fotografia (nonostante io abbia visto il film in una versione davvero pessima). Queste tre caratteristiche amalgamate riescono ad infondere al film parecchia atmosfera e riesce così ad essere inquietante in più momenti specie nella prima parte "d'attesa".
Non è un capolavoro ma può essere visto per curiosità come "film di studio" per meglio capire gli sviluppi e i prodromi dell'horror-thriller dei decenni successivi.

Susan george è 1 gnocca pazzesca, peccato che il film non sia altrettanto bello.
Fino a prima che Brian entri in casa era anche abbastanza avvincente,poi si ammoscia tutto ( anche se ammosciare è 1 termine fuori luogo data la presenza dell arrapantissima protagonista e delle sue tette stupende) e ci sono un paio di situazioni inverosimili, tipo i poliziotti che lo vedono da solo alla finestra e non sparano, o il finale...

SPOILER

Non è un film irresistibile, risente di troppe pause che smorzano la suspence, anche se quest'ultima è ben presente in alcune sequenze come nel finale o in alcuni momenti fra la George e Bannen. La sceneggiatura non è certo eccelsa e si nota qualche incongruenza di troppo. Non ci vedo tutte queste assonanze ad Halloween di Carpenter, piucchealtro l'inizio mi ricorda più La goccia di Mario Bava de i tre volti della paura.

Girato praticamente quasi solo in scenari interni, il regista riesce a creare un'atmosfera claustrofobica e tesa, soprattutto nella seconda parte.
La preparazione della vicenda ha uno sviluppo un po' lento, però poi il ritmo tende ad stare su buoni livelli.
La tensione si avverte, molta di più di altri film simili di cui l'opera in questione è una sorta di capostipite.
Buona le recitazione, e curiose certe inquadrature.

questo è il film che ha ispirato lo slasher movie per eccellenza, "Halloween". nonostante le clamorose sviste del regista o in fase di montaggio (mi riferisco, comunque, alle scene in cucina e al finale - dove hanno confuso il giorno con la notte), il film è sicuramente godibile ed effettivamente ritroviamo in nuce alcune delle idee del capolavoro carpenteriano: l'eroina non proprio irreprensibile, l'onnipresente presenza dell'ex marito (vedi quando passa dietro le porte) etc. buttateci un occhio!!! L ;)