il cadavere di vetro (2009)

Mediometraggio di ottima fattura, soggetto non proprio immediato che riesce ad inquietarti gradualmente, penetrando nella storia di questo confronto tra i due personaggi, protagonisti di un io sdoppiato. Molto buona la regia, l'aspetto tecnico e scenografico, un po' meno gli effetti speciali digitali sicuramente per ragioni di budget. Di Alberti sappiamo che è un bravissimo attore, ma colpisce l'interpetazione di Favilli che conoscevo poco. Il suo personaggio è più sfaccettato rispetto al primo, ma mostra una complessa varietà di stati d'animo senza mai eccedere la misura.

No, non mi lascio condizionare dal voto di Rita o dal fatto che lo abbiamo commentato insieme subito dopo averlo visto, ho acceso il pc con l'intenzione di mettere un bel 9 a questo film ancor prima di leggere il suo ottimo commento; gli metto questo voto semplicemente perchè lo merita. Solida sceneggiatura, bellissima fotografia, bravissimi i due protagonisti con un Favilli che mi ha sorpreso, non lo conoscevo; nei momenti più drammatici del film (in primis la scena della pistola alla tempia) ha dimostrato un talento inaspettato. Ad una prima parte interessante soprattutto per la brillantezza dei dialoghi segue una seconda parte decisamente angosciante e claustrofobica che non ha veramente nulla da invidiare ad alcuni corti o medio di autori più affermati. In definitiva un prodotto ben confezionato in tutte le sue parti, una piacevole esperienza che fa ben sperare per il futuro di questo giovane regista dal quale aspettiamo, a questo punto, un lungometraggio. Un sincero in bocca al lupo per la tua carriera Massimiliano, sei in gamba, te lo meriti.

Già dalla visione del suo primo corto risalta in potenza il talento del regista Massimiliano Palaia, talento confermato con determinazione da questo mediometraggio.
Il cadavere di vetro è profondamente inquietante, tanto da non concedere allo spettatore neanche un istante di distrazione; la professionalità del regista compenetra di passionale entusiasmo il film, riuscendo a creare un prodotto originale, nel contempo un buon omaggio al Cinema migliore.
Bella la fotografia, ottimi i due protagonisti, in particolare il giovane Favilli, l'espressività del quale colpisce particolarmente nelle sequenze in cui l'attore regge benissimo lunghi primi piani.

In definitiva mo' che devo dì, Massimiliano, mi è piaciuto e mi ha emozionato, bravo!
Un plauso anche al cosceneggiatore Matteo Scarfò