il cacciatore di squali (1979)

Non proprio entusiasmante questo lavoro di Enzo G. Castellari, regista giustamente elogiato per altre pellicole. Franco Nero, con look a dir poco ridicolo, è un cacciatore di squali dal passato tormentato (puramente accessorio) capace di catturare questi bestioni zannuti con metodi che risulterebbero ostici anche per Superman.
Il nostro infatti caccia a mani nude, oppure si lancia direttamente sulla preda da un paracadute (!). L'attività venatoria è in realtà una copertura: un gruzzolo finito sul fondo del mare e trattenuto nella cassaforte di un aereo è il vero motivo della sua presenza in cui luoghi. Ovviamente non è il solo a conoscere l'esistenza del denaro e ciò scatenerà una competizione spietata.
La storia in cui si trova invischiato insieme ai suoi orrendi capelli color paglierino è particolarmente improbabile, con personaggi senza alcun fascino a ruotargli intorno e a creare un panorama umano di fiacchissimo spessore. Molto più piacevole osservare la natura lussureggiante, sfondo azzeccato delle varie avventure con quel fascino esotico a rendere verosimili almeno gli scenari.
Appare palese (oltre che patetica) la speranza di cavalcare il successo de "Lo squalo" di Spielberg uscito qualche anno prima, c'è da dire che le riprese subacquee non sono affatto malvagie e il massacro finale stimola qualche interesse dopo aver visionato una pellicola tutto sommato priva di sussulti.
Castellari gestisce bene la mdp ma patisce la mancanza di un cast decente, di una soundtrack suggestiva e soprattutto di uno soggetto valido.