i fratelli marx al college (1932)

ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Tra i primi grandi successi cinematografici dei Fratelli Marx, “Horse feathers” è una bella e divertente parodia dell’università americana, dissacrante e demenziale con diverse punte di no-sense è una di quelle commedie immancabili del quartetto.

Fin dall’inizio Groucho intrattiene con la sua trascinante parlantina e il suo discorso iniziale allo staff del college, il suo personaggio è il solito grande caratterista capace di alternare la demenzialità con una spiccata e mirata critica alla società e alle istituzioni del tempo.
Mitica anche la canzone che intona e che farà da leitmotiv nel film “ Whatever it is, I'm against it!”

L’altro personaggio che mi ha fatto buttare via dal ridere è quello di Harpo, con la sua mimica demenziale, senza mezza battuta, che eredita la comicità dallo slapstick del periodo muto, ci regala siparietti e scenette spettacolari, ma anche Chico col suo Baravelli regala qualche bella soddisfazione, Zeppo invece è un po’ ingabbiato nel ruolo e rende poco rispetto agli altri, o meglio non fa il mattatore come loro.

Le gag non si contano, tutto il film nella sua brevissima durata mantiene un ritmo altissimo, dalla scena al bar con la parola d’ordine “Swordfish” all’entrata in scena di Harpo l’accalappiacani sempre con la gag pronta “Taglia il mazzo” fino ad arrivare alla splendida scena della foca che fa ridere di gusto, ma bisogna vederla per forza in lingua originale. Poi tutta la sequenza dalla vedova con Harpo e Chico a portare il ghiaccio e tutta la sequenza della partita, una meraviglia tra le partite a carte e i malintesi di Groucho che fa il discorso motivazionale alla squadra avversaria, poi forse si arriva all’apice nella lezione di anatomia non soltanto divertente quanto esageratamente dissacrante.

Gran bella commedia e i fratelli avevano appena iniziato ad ingranare.