fair play (2006)

Le dinamiche dell'ambiente d'ufficio ritratte in maniera impietosa, ma non durante il lavoro,ma durante il tempo libero, questa in estrema sintesi la trama di questo film francese. Ben costruito, orientato completamente intorno ai personaggi, tra cui spicca il CAPO, Jean, bastardo e spietato, ma nessunosi salva, Marie, una Marion Cotilard ancora non conosciutissima, che ha i suoi difetti, come tutti, Jean Claude è il peggiore di probabilmente, ossessivo, ipocrita, fissato con il sesso(fatto dagli altri) bugiardo e manipolatore. Il giovane ragazzo Marc, alla fine nonostante il suo fair play verrà coinvolto, e diventerà spietato e duro, in un crescendo che porterà i protagonisti a misurarsi con dinamiche temibili in mezzo ai canyon di un torrente durante un escusione, mi ha ricordato The Descent. Buone musiche, appaiono solo i dipendenti dll'ufficio, come se il resto del mondo non esistesse...

Estremo in negativo, fair play di produzione francese risulta troppo inverosimile e girato male per meritare la sufficienza. Carine la fotografia delle gole fluviali, ma non basta-
Piu che insufficiente. 4 1/2