duplicity (2009)

Spy story abbastanza noiosa,con pochi spunti interessanti e un intreccio che coinvolge solo a tratti.”Duplicity” è il solito filmetto girato senza rischi,con una trama semplice arricchita da qualche risaputo colpo di scena e con due attori che ben si prestano alla solita irritante love story che ruota intorno al fulcro della sceneggiatura,ovvero il possesso di una rivoluzionaria formula chimica.
La complicità tra Clive Owen,imbalsamato,e Julia Roberts ,più sopportabile del solito,è decisamente basso,aggiungerei contro ogni pronostico ancora memore dei maliziosi e sapidi siparietti che i due proposero in “Closer”. Orrendi i continui flashback atti a rivelare i rapporti tra i due protagonisti,continuamente sfocianti in risse verbali degne della peggior commediola per teenager.Peccato poi ridurre la presenza di Tom Wilkinson e Paul Giamatti,interpreti durante i titoli di testa della scena più divertente,a ruoli così marginali,quasi di rappresentanza.Per fortuna il finale non è scontato e insieme alla spensierata atmosfera che si respira per tutta la durata del film evita (parzialmente) alla pellicola un sacrosanto oblio cinematografico.
Già passato dall’altra parte della barricata il regista Tony Gilroy, che abbandona le cervellotiche macchinazioni di “Michael Clayton” ,film di non facile approccio ma dal notevole ensemble,per un tipo di cinema molto più commerciale e per nulla di nicchia.