atomica bionda (2017)

Arzigogolato inghippo spionistico all'ombra del muro di Berlino, alla vigilia dell' abbattimento dello stesso mentre la new wave impazza - fin troppo anche nella soundtrack- il mondo si prepara a grandi cambiamenti, la Guerra Fredda è agli sgoccioli ma gli agenti occidentali sotto copertura continuano a svolgere il loro lavoro, minacciati da una lista che ne rivela l'identità mettendoli in grave pericolo. Per recuperare lo scottante documento Londra invia sul suolo tedesco la platinata Lorraine, una Charlize Theron davvero atomica ed esplosiva, generosa nel lasciarsi andare in scene saffiche o a mostrarsi col volto tumefatto, protagonista di combattimenti e scene action incalzanti, incontrastata regina della pellicola diretta da David Leitch.
Purtroppo la trama non si può definire altrettanto appassionante, certamente scorrevole nonostante i tanti snodi e i vari doppigiochi, si trascina in un' indagine volutamente confusa che alla fine non permette ai personaggi secondari di spiccare, e quando hai a disposizione un MacAvoy o un Goodman, questo è un peccato mortale.
Sceneggiatura quindi intricata ma convenzionale, messa in scena tramite felici abbinamenti cromatici che vanno dal cliché funereo stile ex blocco sovietico, al coloratissimo kitsch degli interni. Non male il mix cinico/egoista alla base dei numerosi intrecci in cui capire chi non mente diventa davvero impresa improba. Ho letto paragoni con quello splendore di " The Raid", ora, premesso che le legnate non mancano e un certo realismo ferino è ben restituito, il lavoro di Gareth Evans con Iko Uwais appartiene a tutt'altro pianeta.