the prison (1994)

Racconto da una storia vera avvenuta nel '71, un episodio in cui morirono 39 persone e diverse guardie carcerarie.
Appena uscito in Italia in dvd, la distribuzione italiana demenziale lo spaccia per film nuovo di John Frankenheimer, che intanto è morto 4 anni fa, scrivono "Dal regista di RONIN", come se effettivamente nella sua lunga carriera avesse fatto solo il film con Deniro (che è solo il penultimo) e sbatte in copertina il viso di samuel L. Jackson come se fosse il protagonista. E come se non bastasse lo rititola "The prison", quando il titolo originale è "Against the Wall". Tutto inspiegabile.

Il film in realtà è del '94, non è propriamente un thriller, ma un film impegnato che racconta una storia vera e denuncia il sovraffollamento nelle carceri e le condizioni spesso disumane in cui vivono i detenuti.
"Against the wall" è un fantastico (e duro) dramma carcerario, di produzione televisiva, praticamente dimenticato e ripescato ora, inspiegabilmente dopo tanti anni, ma che a differenza di altri (vedi il demenziale" assassinio senza colpa?" di William Friedkin) è un film vero e proprio diretto da un grande regista (spesso sottovalutato o non considerato per quello che diceva e raccontava), che colpisce per la sua intensità e la sua straordinaria forza visiva.

Il protagonista è il "lynchano" Kyle Mchlanan e tra i comprimari oltre al citato Samuel L. Jackson e Anne Hache, troviamo un grandissimo attore (anche lui spesso usato da Lynch), un memorabile - come sempre - Harry Dean Stanton.

Frankeheimer era un ottimo regista anche nei limiti di una produzione televisiva .