the good guy (2009)

Trito e ritrito, senza sorprese e con una regia che più televisiva non si può, tuttavia fa ricorso ad un cinismo non indifferente (a cominciare dal turpiloquio) che lo rende, per il genere, un passatempo tutto sommato accettabile (d'altronde non è che ci si potesse inventare chissà che cosa). Anna Chlumsky è un nome che non leggevo dai tempi de "Il mio primo bacio", e rivederla dopo tanti anni mi ha fatto davvero piacere (è rimasta uguale); McCarthy invece, eterna meteora anni 80, pur non avendolo mai trovato particolarmente simpatico (anche se col tempo ho cambiato idea) non credo meritasse di finire a recitare in prodotti del genere. Caso vuole che le scene con il suddetto siano le migliori del film (a dimostrazione di ciò che ho appena detto), quindi bravo!

Viene da chiedersi uno, perché farti vedere la fine nei primi minuti e poi andar giù con il flashback che ti racconta come sono arrivati fin lì (suspense e colpi di scena a raffica…), e due, perché la voce pensante all'inizio ed alla fine sia quella dell'"antagonista"… seriamente, ha senso? Chi lo sa… chi se ne frega.


Per chi non ne ha mai abbastanza di triangoli amorosi… fortuna che lo zucchero è quasi nullo (il che rende il prodotto potabile anche agli uomini)