the bad batch (2016)

Con un contesto che ricorda Mad Max ed un incipit che sembra preso dalle "fughe" di John Carpenter il film della Amirpour può essere considerato il classico esempio di una pellicola che divide nell'apprezzarla o bocciarla senza appello. Per quento riguarda il primo aspetto indubbiamente l'ambientazione è indovinata ed efficace, alcune soluzioni anche, come di un contesto dove il cannibalismo vero e prorpio e un altro tipo di cannibalismo che si nutre dell'illusione di avere un sogno. In questo la regista di origine iraniana offre il suo meglio anche grazie ad un buon cast d'insieme tra cui un Jim Carrey ai limiti del riconoscibile. Eppure The Bad Batch mi sembra un passo indietro rispetto a A Girl Walks Home Alone at Night. La sceneggiatura è zoppicante, la regia tende ad essere eccessivamente estetizzante e compiaciuta in questo revival anni 80-90, diversamente da un Refn tanto per fare un esempio, ma il talento c'è, solo che in questo caso si ricordano più i difetti che i pregi.