quo vadis, aida? (2020)

"Un cecchino di Sarajevo si lascia intervistare in una stanza quasi buia. Mi sembra incredibile: è una donna. Una donna che spara a un bambino di sei anni? Perché?
'Tra ventanni ne avrebbe avuti ventisei', è la risposta che l'interprete traduce.
Il freddo diventa più intenso, fa freddo dentro. L'intervista finisce lì, non c'è altra domanda possibile."
Sono le parole conclusive del libro scritto da Gino Strada "Pappagalli verdi", dopodiché il silenzio, il vuoto, la pagina bianca, l'indicibile, l'inenarrabile, l'irraccontabile. Ci sono due categorie di film antibellici: quelli che condannano tutte le guerr'e quelli ch'invece si limitano alla denuncia d'un singolo particolare tragico episodio. Purtroppo il film di Jasmila Zbanic è del secondo tipo.
(https://www.cineforum.it/voti/film/Quo-Vadis-Aida)