open grave (2013)

A metà strada tra il survival movie e l'horror puro Open graves offre un incipit intrigante in cui non vi è nessuna coordinata. I personaggi hanno perso la memoria, non esiste una cognizione precisa del luogo in cui sono confinati, solo una data prefissata e segnata sul calendario su un qualcosa che deve succedere, ma non si sa di preciso cosa. Il film si sviluppa quindi su un senso di paranoia crescente fra i personaggi, incapaci momentaneamente di definire i loro rapporti preesistenti e un'atmosfera minacciosa che incombe su di loro. E' un puzzle completamente disfatto che deve essere ricomposto tessera per tessera.
Sotto quest'ultimo aspetto il fascino della pellicola è al tempo stesso il suo limite perchè malgrado i numerosi flashback di una memoria che si ricompone per ognuno di essi, la storia perde di imprevedibilità diventando fin troppo lineare e logica. Il regista già autore di pellicole interessanti ma leggermente incompiute come El Rey de la montagna e Apollo 18, dimostra una certa sicurezza dei propri mezzi tecnici, una confezione ben curata e un cast di attori convincente. Suggestiva e potente l'immagine finale.