Dopo quasi 50 anni di latitanza, Leatherface torna a terrorizzare un gruppo di giovani amici idealisti che accidentalmente sconvolgono il suo mondo accuratamente protetto in una remota cittadina del Texas
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Non siamo ai livelli del reboot del 2006 e del suo seguito ma è comunque superiore ai successivi "Non aprite quella porta 3D" e "Leatherface"... Tutto sommato è un piacevole passatempo per i fan della saga e gli appassionati di horror. Tralasciando attori odiosi oltre che di basso livello, una sceneggiatura banale per non dire stupida (con tanto di vecchia "final girl" alla Lori Strode che fa solo una pessima figura) e dialoghi inutili in bocca a personaggi idioti... Si può dire che per gli altri aspetti, non di poco conto, sono riusciti a mettere in piedi uno slasher discreto grazie ad un alto tasso splatter (vedasi la memorabile sequenza all' interno dell' autobus), una buona soundtrack, una regia decente coadiuvata da una fotografia buona e location sempre valide. Si creano così momenti di atmosfera malsana e qualche scena horror valida, aggiungiamoci pure un Leatherface non male sia come trucco che come performance e si raggiunge una sufficienza a mio avviso. Non rimarrà impresso nella mia memoria ma se dovesse ricapitarmi di vederlo non dirò di no.