jason va all'inferno (1993)

Ed ecco a voi il miglior episodio della serie in assoluto, complimenti Adam Marcus - da non confondere col Marcus Adams di Long time dead -.; la New Line ha davvero dato nuova linfa vitale ad una saga ormai dal fiato corto.

Il sangue per fortuna torna ad essere ben presente, ma la storia la si deve prendere praticamente come a sè stante e non collegata agli altri capitoli della serie, visto che si introduce una mai nominata sorella di Jason e che quest'ultimo è praticamente sempre e comunque invincibile (nel precedente capitolo mi sembra di ricordare che ce l'avevan fatta a sconfiggerlo, invece qui all'inizio è ancora vivo e vegeto, prima ovviamente di esser fatto saltare in aria).

Bella l'idea di Jason che per sopravvivere deve passare da corpo a corpo trasmettendosi per bocca (e qui i riferimenti a L'alieno di Sholder e allo Shivers di Cronenberg son più che palesi), ma presenti anche strizzatine d'occhio alla serie Nightmare (vedere l'ultimissima sequenza a tal proposito, che annuncierà l'incontro tra due leggende del cinema horror che però si compierà solamente 10 anni più tardi) e alla serie Evil dead (il Necronomicon che si può vedere in una sequenza è proprio quello che la prolificissima KNB effects group, che di questo film cura gli ottimi sfx, realizzò per L'armata delle tenebre).

Bravini gli attori, buona la fotografia, sempre qualche bella tetta mostrata.

Ritorna alla produzione poi lo storico Sean S. Cunningham, storico regista del primo Venerdì 13 nonchè collaboratore di Wes Craven ne L'ultima casa a sinistra.

Da vedere.