il cervello da un miliardo di dollari (1967)

Questo terzo capitolo della saga di film sull'agente Palmer, creato dalla penna di Len Deighton, è probabilmente il meno incisivo e più farsesco della serie.
La trama non è del tutto male: gli ingredienti ci sono tutti, a partire dalla cattiva (e solita, eh!) condizione finanziaria di Palmer, al suo successivo incarico di portare un termos contenente delle uova in Finlandia, per giungere sul luogo dell'azione e al suo successivo intreccio con l'ideologia di un miliardario statunitense, convinto di poter eliminare con un esercito l'intera Unione Sovietica.

A parte la leggera banalità della storia, gli interpreti sono in forma: come sempre un intenso e simpatico Micheal Caine, ancora una volta nelle vesti dell'agente Palmer; molto in parte anche Guy Doleman, anch'egli presente in questo terzo capitolo, nel ruolo del Col. Ross; e magnifico, per quanto limitativo, Oskar Homolka, questa volta in un piccolo cameo.

Tralasciando diversi lievi cliché e qualche leggera storpiatura nel montaggio, il film scorre in modo molto fluido, e la suggestione della ambientazione finlandesi innevate, la simpatia e i duetti tra Caine e Homolka e la leggere vena ironica che contorna la pellicola in tutta la sua durata, la rendono piacevole e carina.

Non il migliore della saga, ma un discreto terzo capitolo, con buone prove recitative, fluido svolgimento e interessante humor britannico.

Da vedere almeno una volta.